Il comune di Bagheria ha acquistato oggi, 3 febbraio, lo storico Mulino Cuffaro.
La procedura è stata definita nel corso di un incontro tenutosi stamattina presso l’ufficio dell’ingegnere Giancarlo Dimartino, dirigente comunale della direzione Lavori Pubblici, alla presenza del sindaco di Bagheria Filippo Tripoli, del responsabile del servizio finanziario Domenico Pipia, e dell’avvocato Francesco Ferraro, liquidatore della “Molipasta”, la Società cooperativa che deteneva il possesso dell’immobile.
Le parti contraenti hanno firmato i documenti per l’acquisto della struttura, chiusa dalla fine degli anni ’80 a seguito dell’attività dismessa del mulino.
«Da circa 20 anni si sente parlare di acquisto del Mulino Cuffaro» – Ha commentato Filippo Tripoli – «una struttura realizzata nei primi del 900, che è stata sede di un importante storico mulino che ha dato lavoro e lustro a Bagheria per tantissimi anni.
Ciclicamente si è parlato di possibili acquisti da parte de Comune per riqualificare l’intera zona. Ebbene oggi possiamo dire che invece si è passati dalle parole ai fatti, il Mulino Cuffaro oggi è di proprietà del Comune ed a seguire si definiranno le procedure per la ristrutturazione dell’intero immobile» – ha aggiunto il primo cittadino di Bagheria.
L’intenzione dell’amministrazione comunale bagherese prevede la conversione dell’ex mulino in un polo didattico di alta formazione, per una scuola di cucina.
L’acquisto del Mulino Cuffaro da parte del comune di Bagheria, è stato reso possibile grazie ai fondi stanziati dal PNRR.
L’importo dell’acquisto ammonta complessivamente a 440.000 euro a valere sui fondi del PNRR; il comune ha potuto recuperare un credito per tributi pari ad 137.168,40 euro, quindi il costo di acquisto reale per l’amministrazione comunale bagherese è stato pari alla differenza tra le due somme, e cioè 302.831,60 euro.
La “Città delle Ville” si doterà dunque grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, di un’importante struttura che sarà destinata alla promozione di attività turistiche, culturali, e didattiche a servizio di tutto l’hinterland bagherese.
Nel frattempo il comune di Bagheria sta definendo le procedure per l’acquisto della Sicil Calce, una fabbrica dismessa di calce viva e intonaci, sorta negli anni ’60 situata accanto a Villa Cattolica, sede del Museo Guttuso.
Considerata come “un pezzo di archeologia industriale”, la Sicilcalce è rimasta attiva fino alla fine degli anni ’90; un anno fa è stata inserita negli 11 luoghi di Bagheria in cui “Le vie dei tesori” hanno fatto tappa dal 10 al 25 settembre 2022.
Fonte: Ufficio Stampa del Comune di Bagheria.
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