A Palermo nella serata di ieri, 9 gennaio, un uomo ha dato fuoco ad un cane, dopo averlo legato a un palo delle indicazioni stradali.
L’increscioso episodio, accaduto intorno alle 21.30 in via delle Croci, dirimpetto alla chiesa di Santa Maria del Monserrato, nei pressi del Giardino Inglese, ha destato l’attenzione di passanti e residenti nella zona, che dopo aver visto l’animale avvolto dalle fiamme hanno provveduto ad avvisare la polizia.
Gli agenti, una volta giunti sul posto, sono interventi portando via l’uomo sottraendolo alla furia di una folla di persone indignate dal suo gesto, assolutamente insensato oltre che, naturalmente, riprovevole.
Il cane, un Pitbull di 2 anni, che sarebbe munito regolarmente di chip “intestato” all’uomo che gli ha dato fuoco, è stato preso in cura da una clinica veterinaria, ma sarebbe in gravi condizioni per le ustioni riportate sull’80% del corpo.
«Abbiamo parlato con uno degli agenti al telefono – raccontano Linda Guarneri e Nicola Alessandro due volontari attivi nella difesa degli animali – che ci ha dato dettagli agghiaccianti che non sto a descrivere. Al peggio non c’è mai fine. Pensavamo di avere visto tutto, ma così non è stato. Pregate tanto».
«Chi lo sta curando ci dice che le speranze sono davvero poche – prosegue Linda Guarneri – ha anche un blocco renale, le condizioni sono disperate. Quando ho ricevuto la segnalazione ho cercato di fare il possibile tramite i miei contatti, al momento tutte le spese sono a carico del Comune. Il Pitbull doveva essere trasferito, ma non sappiamo se in queste condizioni sarà possibile. Ci tengono costantemente aggiornati».
«Si tratta di un crimine barbaro che va punito severamente auspichiamo che il governo prenda nota dell’escalation di crimini contro gli animali e che adegui il codice penale con pene severe e veramente proporzionate all’efferatezza di questi orrori» – scrivono in una nota gli animalisti di A.I.D.A.&A. (Associazione Italiana Difesa Animali & Ambiente).
La presenza dell’autore del riprovevole gesto all’interno della struttura era sta segnalata dai residenti alla vigilia di Natale dopo che lo stesso aveva bruciato sterpaglie in piena notte. L’uomo ieri sera è stato portato in questura, e nel tragitto ha danneggiato anche l’auto degli agenti.
Si tratta di un occupante abusivo dell’area in cui c’era Villa Deliella, la costruzione in stile liberty abbattuta nel 1959 durante il sacco di Palermo.
L’area era stata destinata successivamente a un parcheggio e un lavaggio, ma da anni è in abbandono nonostante un progetto di riqualificazione per la costruzione di un museo del liberty.