Nel primo pomeriggio di oggi, 31 dicembre, a Bagheria, nel palermitano, è esplosa una bomba carta nei pressi dell’asse viario principale: il Corso Umberto, facendo sviluppare un principio d’incendio, fortunatamente domato tempestivamente dall’intervento di un cittadino, residente nei paraggi.
L’ordigno rudimentale, ma comunque molto pericoloso, è scoppiato dopo mezzogiorno nel casotto comunale, adibito a punto di presidio della polizia municipale, situato in piazza IV Novembre, proprio ad angolo con il Corso Umberto.
Sul posto è intervenuta una squadra di vigili del fuoco prontamente chiamata dai residenti nella zona, che nel frattempo si sono subito attivati per domare le fiamme divampate fra cumuli di sterpaglie e rifiuti abbandonati.
Già da stamattina, boati di bombe carta riecheggiano per tutta la città di Bagheria, con particolare attenzione al corso principale e in contrada Monaco; in barba all’ordinanza comunale (n. 62 del 3.12.2022), firmata dal sindaco Filippo Tripoli in data odierna con la quale viene posto il divieto su tutto il territorio comunale dell’accensione, lancio e sparo di fuochi d’artificio, mortaretti, petardi, bombette e oggetti similari che possono arrecare danno a persone, provocare disturbo di rumore e molestie a soggetti deboli, e agli animali.
I preparativi per festeggiare l’arrivo del nuovo anno con la consuetudine dei classici botti non passano di certo inosservati, nella “Città delle Ville”, dove, secondo diverse testimonianze, in contrada Monaco si starebbe allestendo una pira di imponenti dimensioni costituita da legnami, molti dei quali rottami di mobilia, trattata e verniciata che a colpo d’occhio sembrerebbe particolarmente tossica se data alle fiamme.
Sarebbe davvero una disdetta se si trattasse proprio della “vampa” di fine anno preparata per la mezzanotte.
Ma ancora più assurdi sono i petardi sparati davanti al PTE (Punto di Emergenza Territoriale) dove, indipendentemente dalla vigilia, il sabato e la domenica mattina è attiva la guardia medica, anche quella pediatrica ed è pieno di famiglie.
La disposizione delle ordinanze comunali riguardanti il divieto di usare i classici botti di capodanno, sia pur legittime, appare quindi inefficace, a contrastare un fenomeno tristemente diffuso.
Senza avere la minima pretesa di puntare l’indice accusatorio contro l’amministrazione comunale bagherese, appare molto sensato affermare che occorre sicuramente un maggior controllo delle forze dell’ordine, ed anche una maggiore responsabilità e senso di consapevolezza da parte dei cittadini.
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