Si è svolto nella serata di ieri, a Bagheria, nel Palermitano, presso il teatro di Palazzo Butera, un incontro finalizzato al contrasto sulla violenza sulle donne.
All’evento, organizzato dall’amministrazione comunale di Bagheria, in collaborazione con la Polizia di Stato, sono state presentate diverse proposte in sostegno alle donne che subiscono violenza , e ad aiutarle a trovare il coraggio di sporgere denuncia.
L’iniziativa, promossa dagli assessori comunali Giusy Chiello, e Provvidenza Tripoli, trae origine dall’adesione, da parte del comune di Bagheria, all’appello lanciato nei social dalla madre di una ragazza di Bagheria vittima di violenza da parte dell’ex convivente, un giovane palermitano.
Il ragazzo, è attualmente recluso presso la Casa Circondariale di Termini Imerese, a seguito dell’arresto, avvenuto qualche settimana fa, sull’accusa di maltrattamenti e sequestro di persona con l’aggravante della continuazione, operati nei confronti della propria compagna convivente, che perduravano dall’agosto del 2021.
La ragazza per quasi due anni avrebbe subito offese, ingiurie, aggressioni, anche fisiche, culminate nelle minacce di morte; sarebbe stata addirittura costretta dal convivente a compiere atti di autolesionismo; e segregata in casa per impedirle di uscire.
L’obiettivo prefissato dalla madre della giovane bagherese, vittima di violenza dal proprio convivente, è incentrato sulla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul grave problema, tristemente attuale, sulla violenza fisica e psicologica alle donne; ed in particolare sul fare comprendere a tutte le donne che subiscono maltrattamenti che è doveroso e necessario trovare il coraggio di denunciare, rivolgendosi alle forze dell’ordine, e alle associazioni di volontariato.
All’incontro, moderato dalla giornalista Marina Mancini, Responsabile dell’Ufficio stampa del Comune di Bagheria, hanno partecipato i referenti di associazioni (fra le quali ReteCivica Bagheria), sindacati, club service, tra cui Rotary, Lions, Fidapa, e Inner well, ed anche cittadini, e rappresentanti delle forze delle ordine.
Fra le tematiche discusse è emerso in particolare il provvedimento che ha inciso maggiormente nel contrasto alla violenza di genere: la legge n. 69 del 2019 (c.d. codice rosso), contenente delle modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere).
La nota che è stata posta in evidenza durante l’incontro riguarda l’importanza della prevenzione, basata sul contrasto alla violenza alle donne mettendo in atto delle strategie politiche mirate all’educazione, alla sensibilizzazione, al riconoscimento e alla realizzazione delle pari opportunità in ogni ambito della vita pubblica e privata.
Il sindaco di Bagheria, Filippo Tripoli si è fatto portavoce di una proposta nata sulle considerazioni di Maria Concetta Balistreri, segretaria generale del sindacato dei pensionati SPI, e di Rosa La Camera: l’istituzione di uno sportello rosa presso il Consultorio di Bagheria (per il quale si dovrà sentire il parere dell’Asp); un punto informativo dove trovare informazioni e supporto su tutti i servizi già disponibili in città per operare contro la violenza di genere, che talvolta pur presenti a Bagheria sono poco noti.
In merito a quest’ultimo punto l’amministrazione comunale di Bagheria ha evidenziato il fatto che in città è attivo un centro antiviolenza, punto di ascolto per le donne, e per i loro figli vittime di violenza.
L’amministrazione comunale bagherese ha ricordato, inoltre il Numero governativo antiviolenza e antistalking: 1522; numero di pubblica utilità attivo 24 ore su 24 in tutti i giorni dell’anno, accessibile dall’intero territorio nazionale gratuitamente, sia da rete fissa che mobile, con un’accoglienza disponibile oltre alla lingua italiana, anche in inglese, francese, spagnolo e arabo.
Il numero Anti Violenza e Anti Stalking dispone anche di un’apposita applicazione per dispositivi mobili: l’App 1522, disponibile su IOS e Android, che consente alle donne vittime di violenza di chattare con le operatrici.
Fra le altre proposte presentate durante il dibattito vi sono la valorizzazione del Consultorio Familiare, promuovere i servizi di supporto alle vittime di violenza, la sensibilizzazione della popolazione coinvolgendola in manifestazioni pubbliche, la collaborazione in modo più attivo con le forze dell’ordine, individuare rappresentanti o opinion leaders di quartiere, ma soprattutto mettere tutto a sistema, per convogliare tutte le iniziative in una vera e propria rete, in cui si possa interagire facilmente.
Nelle intenzioni dell’amministrazione comunale di Bagheria, infatti, l’incontro di ieri, oltre ad essere rivolto all’organizzazione di una manifestazione contro la violenza sulle donne (che si svolgerà presumibilmente verso la fine di luglio), è finalizzato alla creazione di un sistema a rete che presenti la caratteristica di svolgere attività con la continuità nel tempo, piuttosto che limitarsi ad un singolo evento; con l’aiuto di enti, istituzioni, forze dell’ordine, associazioni, club, parrocchie, sindacati, e dell’intera comunità che operino in forte sinergia.
Fonte: Ufficio Stampa del Comune di Bagheria.
Articoli correlati
A Bagheria una manifestazione contro la violenza sulle donne.