Inizia oggi, 22 aprile, la sagra del carciofo a Cerda; l’evento, giunto alla sua 41° edizione, si protrarrà fino al 25 aprile.
Il programma della manifestazione, dedicata al carciofo cerdese (prodotto tipico del comune nel palermitano), presenta una nutrita lista di iniziative, fra spettacoli folkloristci; cabaret con protagonisti Massimo Spata, Marco Manera, e Sasà Selvaggio; esibizioni di danza; e naturalmente, l’immancabile show cooking con degustazioni di pietanze a base di carciofo.
Storia della sagra del carciofo a Cerda
La Sagra del Carciofo nasce nel 1982, fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale dell’epoca per rendere omaggio al prodotto ritenuto il “principe” dell’Agricoltura locale, ossia “il carciofo spinoso cerdese” ; una particolare cultivar dotata di spine, introdotta nel mercato da diversi anni.
Questa cultivar, caratterizzata da una forma ovale con sfumature rosso-violacee, possiede un’ottima resistenza nel mantenimento del gusto, e della freschezza.
Il carciofo spinoso di Cerda è la coltura più caratteristica e tradizionale presente, oltre che nel territorio cerdese, anche nei comuni limitrofi di Sciara, e di Termini Imerese.
La sagra si svolge, ogni anno, il 25 aprile richiamando a Cerda un notevole numero di persone provenienti da ogni parte della Sicilia.
Il carciofo, pianta alimentare di origine mediterranea, è uno dei prodotti agricoli tipici della provincia di Palermo, ma per Cerda rappresenta molto di più, dato che questo ortaggio simboleggia a pieno titolo l’intera economia locale.
Grazie al carciofo, Cerda è diventata meta giornaliera di molti turisti, e visitatori che affollano le numerose trattorie, e i ristoranti locali per assaggiare il singolare ortaggio preparato, e cucinato in centinaia di succulenti diverse specialità.
Potenziata e valorizzata nel corso degli anni, la Sagra del Carciofo a Cerda raggiunse l’apice della popolarità nel 1987 con la partecipazione alla storica trasmissione televisiva “Portobello” (condotta dal compianto Enzo Tortora, e con ospiti Franco Franchi e Ciccio Ingrassia), che la fece conoscere a tutto il mondo.
In diretta, durante lo svolgimento della trasmissione, è stato eretto ed inaugurato un Monumento al Carciofo, alto circa sette metri, che s’innalza maestoso nella Piazza “Vito La Mantia”.
L’opera, realizzata dalla scultore Dino Pantano, è diventata un vero e proprio simbolo della manifestazione.
A giudizio di molti la Sagra del Carciofo di Cerda è da considerarsi una delle più belle effettuate nel meridione d’Italia, al punto da richiamare l’attenzione di celebri trasmissioni televisive nazionali, come: “La vita in diretta”, e “Linea Verde”.
Con la Sagra del Carciofo, Cerda svela ai visitatori l’abilità dei propri artigiani nell’arte gastronomica, del senso di ospitalità e dell’accoglienza, divenendo luogo di grande richiamo turistico, che ha determinato un incremento, e uno sviluppo delle attività in tutti i settori economici e produttivi.
Al momento della degustazione si affiancano vari momenti di spettacolo che danno la possibilità, a tutti i visitatori, dì trascorrere piacevolmente un’intera giornata.
Le ultime edizioni della Sagra del Carciofo sono state arricchite da una serie di manifestazioni d’interesse sportivo per sottolineare la grande tradizione automobilistica di Cerda, il cui nome è sempre stato legato alla leggendaria e mitica gara “Targa Florio”.
Proprio con la celebre competizione automobilistica la Sagra del Carciofo ha formato un binomio vincente che coinvolge, ed affascina turisti ed appassionati provenienti da tutto il mondo.
Nell’edizione del 1996 tale legame è stato sancito da una cerimonia di gemellaggio tra Cerda e l’autodromo di Pergusa; l’edizione dell’anno seguente ha visto la costituzione del club “Amici dei motori”, al quale hanno aderito i sindaci di vari comuni, e che si prefigge di attuare una serie di iniziative volte a valorizzare l’automobilismo siciliano.
Nel corso delle ultime edizioni della sagra Cerda è diventato punto di incontro di diversi gruppi folkloristici, di carretti tipici siciliani, di sbandieratori, di figuranti e cortei storici provenienti da ogni parte della Sicilia che, con le loro esibizioni, contribuiscono a realizzare uno degli obiettivi fondanti della manifestazione: la riscoperta, e la valorizzazione delle tradizioni, degli usi e dei costumi dell’isola.
Il programma della sagra prevede ampi spazi dedicati a convegni e dibattiti, su temi riguardanti la coltivazione del carciofo, per fornire ai produttori agricoli locali nuove e specifiche informazioni sulle tecniche agricole atte a migliorare la qualità dei loro prodotti e far, quindi, meglio apprezzare le numerose proprietà nutritive del carciofo trovando, così, nuovi sbocchi commerciali.