Mezza Palermo senza acqua potabile, pare a causa del caldo. Da giorni sembra che il caldo stia scoperchiando tutti i deficit strutturali di una Città che é ben lontana dall’essere metropoli europea come nelle intenzioni di chi l’amministra. I cumuli di immondizia, soprattutto nelle periferie, sono sempre più insopportabili, i roghi appiccati per lo più da piromani ne circondano la cinta, il caos alla fiera regna sovrano, mentre i contagi continuano a salire esponenzialmente e adesso ci si mette pure la mancanza di acqua potabile.
L’Asp ha infatti riscontrato un livello di alluminio superiore al massimo consentito nelle acque in uscita dall’acquedotto di Monte Grifone, un rischio troppo grosso per la salute umana per non dichiarare l’allarme e il conseguente divieto del consumo umano dell’acqua proveniente da quel serbatoio. Secondo l’ama i livelli di alluminio sarebbero aumentati negli ultimi giorni a causa di un’alterazione del processo chimico di potabilizzazione per via del caldo.
Mentre si attende che i tecnici dell’amar risolvano il problema riportando su valori a norma di legge la concentrazione di alluminio nell’acqua per gli abitanti dei quartieri Bonagia, Belmonte Chiavelli (nella parte bassa), Calatafimi, Zisa, Roccella-Basile, Noce e Uditore é sconsigliato non solo bere, ma anche utilizzare per scopi igienici, come lavarsi i denti, l’acqua che esce dai rubinetti di casa. Abbiamo sentito il consigliere della quinta circoscrizione, quasi interamente colpita dal disservizio, Salvo Altadonna “Stiamo provvedendo ad informare in modo più capillare possibile i cittadini delle zone interessate” – dichiara il consigliere immediatamente mobilitato “e rimaniamo in costante contatto con AMAP al fine di comunicare il prima possibile anche il ritorno alla normalità. Nel frattempo ci preme più di tutto la salute degli abitanti delle zone della quinta circoscrizione colpite dal disservizio, per cui li invitiamo a rispettare scrupolosamente quanto chiesto dall’ASP ed a tenersi aggiornati sul sito dell’amap o chiamando il numero 091.279111. Infine” – conclude Altadonna – “mi auguro che si risolva definitivamente il problema, viviamo in una città dove si possono raggiungere temperature sopra i 40 gradi in estate e le infrastrutture si devono adeguare”.
Lorenzo Puleo – PalermoPost