Arriva la quarta ondata. Nessuno lo dice, per paura, per esorcizzare chiusure, perché la popolazione é davvero stanca di organizzazioni a colori e misure all’italiana, che a furia di mediazioni fanno scontenti tutti. Così succede che negli ultimi 4 giorni, dal ventotto luglio, i tamponi positivi in provincia di Palermo sono saliti a 688. Questi sono i numeri forniti dalla Regione Siciliana, quanto fidarsi é assolutamente opinabile visti gli errori continui prima a rialzo, quando essere sceriffi poteva tornare utile a tenere le persone in casa, poi al ribasso. Numeri regionali che seguono l’umore viscerale della popolazione. Che ieri chiedeva rigore e fermezza e oggi vuole incoscientemente vivere come se nulla fosse.
Crescita causata dalla estrema contagiosità della variante delta, ma anche dalla “variante No Vax“, non può essere un semplice caso che l’impennata dei contagi sia cominciata esattamente cinque giorni dopo le manifestazioni, guidate da Forza Nuova, contro il Green pass. Scellerato manifestare ammassati e senza mascherina, ma ancor di più permettere che ciò accadesse.
Quarta Ondata alle porte
Così ci troviamo in pieno agosto a dovere temere l’irruenza della quarta ondata. Più che altrove, perché contrariamente a quanto comunica nel suo bollettino quotidiano la regione siciliana (che ci racconta di avere un totale di vaccinazioni di 5.120.822, ossia più della popolazione residente in Sicilia, omettendo di scrivere “dosi somministrate”), sappiamo che l’indice di vaccinazione é il più basso d’Italia. Un ritardo grave che si sta ripercuotendo sul numero dei contagi, ma soprattutto dei ricoveri. Gli ospedalizzati, infatti, cominciano a salire in modo preoccupante ieri erano 308 in tutta la Sicilia, di cui 31 terapie intensive. E i reparti covid, che erano stati chiusi a Giugno, che tornano a riaprirsi, come la terapia intensiva all’ISMETT.
Come sempre si cerca di minimizzare, si gioca con i numeri e le parole e non si pronuncia mai la parola quarta ondata. Con il solo Sindaco Orlando, preoccupato per una situazione che sta nuovamente sfuggendo di mano, a diramare ordinanze restrittive. Ma sono poco comprensibili e soprattutto inutili se non seguite dall’assunzione di responsabilità di chi governa. Cosa assai difficile da fare perché impantanato in mediazioni improbabili tra partiti no vax in maggioranza (la Lega) e rigoristi (Articolo Uno del ministro Speranza).
Quarta ondata alle porte, con la Città e le località balneari piene di Turisti, cluster già irrintracciabili adesso e il caos alla Fiera del Mediterraneo. Luogo simbolo della lotta al covid-19 nella Città di Palermo. Che come nei più classici dei fallimenti é il primo a crollare. Lo fa sotto la morsa del caldo, evento non imprevedibile a queste latitudini. Così l’aver concepito un unico luogo per tamponi e vaccini, adesso ci lascia senza piano B. Proprio nel momento in cui serve il massimo sforzo per fare tamponi e tracciare linee di contagio e contemporaneamente completare in fretta i cicli vaccinali la Città di Palermo si fa trovare impreparata perché qualcuno ha deciso di usare un luogo che diventa un forno sotto il sole.
Simone Di Trapani – PalermoPost