Si svolgerà il prossimo 24 febbraio la riedizione della marcia antimafia Bagheria – Casteldaccia, a 40 anni di distanza dal corteo storico che per la prima volta migliaia di persone percorsero per protestare contro la mafia, attraversando un tratto di strada che unisce i due comuni nel palermitano.
La prima marcia antimafia risale al lontano 26 febbraio 1983. L’evento, nato in maniera trasversale, venne promosso dal Comitato Popolare contro la mafia di Casteldaccia, assieme alle parrocchie della zona, e dal movimento studentesco, per protestare contro le stragi avvenute nel territorio che comprende i comuni di Altavilla, Bagheria, e Casteldaccia, tristemente noto come: il “Triangolo della morte”.
Quel giorno circa 20.000 partecipanti, tra laici, religiosi, studenti, docenti e attivisti, hanno camminato assieme, lungo la strada provinciale 88, meglio conosciuta come: “Strada dei Valloni”, seguendo un percorso di circa 4 Km, da Bagheria fino a Casteldaccia.
La scelta del percorso non fu affatto causale: si trattava, infatti, della stessa strada percorsa dai killer come via di fuga, dopo un attentato di matrice mafiosa.
In maniera provocatoria, gli organizzatori della marcia antimafia vollero lanciare un segnale, intendo manifestazione la necessità di potere percorrere lo stesso cammino a testa alta, senza ricorrere all’illegalità, gettando così un guanto di sfida al potere mafioso.
L’iniziativa, contraddistinta da un forte carattere di unicità nel suo genere, ricevette una forte partecipazione popolare ed il sostegno di Sandro Pertini, all’epoca Presidente della Repubblica. La risonanza ad effetto nazionale dell’evento fu davvero notevole.
La marcia antimafia, dalla sua prima edizione, venne ricordata altre volte: la prima nel 2013, in occasione del 30° anniversario, con il patrocinio dell’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, e la successiva, nel 2018. In entrambe le edizioni venne effettuata lo stesso identico percorso.
Sia pur ripetuta poche volte, la marcia antimafia rimase nella memoria collettiva di chi vi ha partecipato, riuscendo a conquistare un posto speciale nella storia da ricordare, e da tramandare alle generazioni successive.
A tale proposito è doveroso evidenziare che il Centro Studi Pio La Torre, fra i soggetti promotori della marcia, negli anni ha raccolto una ricca documentazione per dare a tutti la possibilità di esercitare la memoria, e di accedere a tutte le informazioni riguardanti il corteo storico, reperibili nel sito https://www.piolatorre.it/ .
La volontà di ripetere un evento in grado di ricevere un forte consenso popolare proveniente da più parti della società civile fu resa evidente dall’intitolazione della strada provinciale 88 dei Valloni, come “Marcia Antimafia 26.02.1983”, nel 2014.
Dopo l’ultima edizione del 2018, la marcia antimafia venne interrotta per i due anni successivi.
La macchina organizzativa per riproporre nuovamente il corteo antimafia, si rimise in moto nel 2020, ma la pandemia da Covid-19, costrinse ad un nuova brusca interruzione di altri due anni.
Adesso, salvo imprevisti, la marcia antimafia tornerà per il suo 40° anniversario, per proseguire un nuovo cammino sempre nello stesso itinerario Bagheria-Casteldaccia, con la consapevolezza che la strada, quella vera, da percorrere è ancora molto lunga, e con la determinazione di arrivare fino alla fine.
Nella foto in evidenza: cortelo della prima marcia antimafia Bagheria – casteldaccia del 26 febbraio 1983.
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