Si svolgerà domani, 14 febbraio alle 17.00, al teatro di Palazzo Butera, a Bagheria, una riunione dei rappresentanti delle scuole, delle università, dei comuni, degli enti e delle organizzazioni sindacali, sociali, culturali e antimafia che hanno aderito alla marcia antimafia Bagheria-Casteldaccia in programma per il 24 febbraio.
La riunione ha lo scopo di fare il punto sulla partecipazione alla marcia antimafia, a seguito della conclusione degli incontri preliminari con le scuole, e i consigli comunali, per verificare lo stato di informazione e di sensibilizzazione delle cittadinanze, degli studenti, e del mondo dell’associazionismo per la riuscita di questo importante evento.
«Sarà un’assemblea cittadina estesa a tutti coloro che si riconoscono in un obiettivo comune: quello di esercitare in presenza forme di cittadinanza attiva contro la mafia» – ha dichiarato la presidente del Centro Pio La Torre, Loredana Introini.
«La marcia organizzata dal centro Pio La Torre è nata per coordinare la reazione della gente comune» – ha aggiunto Vito Lo Monaco, presidente emerito del centro – «che era terrorizzata dagli omicidi di mafia, e che ha visto una partecipazione trasversale di studenti, sindacati, Chiesa, e gente comune. Un’adesione collegiale che dopo l’arresto del boss Messina Denaro acquista un significato più forte».
La marcia del 24 febbraio avrà inizio, come di consueto, da Bagheria, per concludersi nella piazza di Casteldaccia percorrendo quella che era chiamata la strada dei “valloni”, poi rinominata: “Strada della marcia antimafia del 26 febbraio 1983”.
Dopo i consueti saluti istituzionali, la marcia antimafia terminerà con gli interventi dei rappresentanti degli studenti di scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado, nonché delle università, per evidenziare il passaggio di testimone tra le generazioni.
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