Il segreto della Citroen DS19 più vecchia del mondo

Silvia Giorgi
da Silvia Giorgi
5 Minuti di lettura

Il rombo dei motori degni Anni Cinquanta, la grazia e l’innovazione della Citroen DS 19: per un appassionato di auto non esiste un’immagine più bella. Chiudendo gli occhi, sembra di sentire il rumore gracchiante dei cambi d’epoca, uniti ad un ruggito di motore verace, puro e possente. Un rombo che però non si sente quasi in quel telaio che lo racchiude come un elegante scrigno. Guidandola, infatti, sembrava di volare, in un silenzio ovattato come in mezzo alle nuvole ma ad alta velocità.

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Questa Citroen è stata il simbolo di un’epoca ormai lontana ma di cui si parla ancora oggi. Quello che noi oggi vogliamo raccontarvi, è la storia di un segreto. Quello relativo ad un “leak” della storia delle auto che ha portato i noti progettisti di Citroen a costruire a mano la più antica della storia.

Citroen DS 19: la regina degli anni Cinquanta

Quest’auto è stata definita “La Regina degli Anni Cinquanta”. Il motivo risiede nella grazia del suo design, ad opera di un designer di prim’ordine come Flaminio Bertoni ma non solo. Al suo interno, infatti, sono state inserite tantissime novità tecniche che sarebbero in seguito diventate imprescindibili.

Dal punto di vista estetico, lo studio di Bertoni ha fatto la differenza nel delineare la sensualità e la classe di un’auto che nella sua carrozzeria racchiude la bellezza di una donna. Non a caso, infatti, Citroen DS 19 venne presentata dall’esclusivo magazine francese Paris Match il giorno della presentazione dell’auto, il 5 ottobre 1955, accompagnata da Gina Lollobrigida.

Al suo interno, invece, la Grand Routiere francese ha introdotto grandi innovazioni. Fra queste, figura il nuovissimo cruscotto in nylon in un unico pezzo, le maniglie di sicurezza, altre novità dalla sospensione allo sterzo non potevano mancare. Inoltre, figurava anche il cambio servoassistiti.

La cura maniacale dei dettagli aveva infatti anche cambiato la forma delle bocchette d’aerazione, che tuttavia hanno fatto aspettare per essere brevettate. Il motivo di questa attesa, è stata la diffidenza nel farle vedere prima del tempo, a causa di un “leak”.

 

Il segreto di un gioiello fatto a mano dai suoi creatori

Una cortina di segreti ha avvolto la creazione della Citroen DS 19. Una cortina fitta a tal punto che i primi 32 esemplari mai creati furono messi insieme in assoluto riserbo dai suoi inventori.

Il motivo di tantoa segretezza è che nel ’52, un noto periodico francese dell’epoca aveva pubblicato senza pudore dei disegni tecnici incredibilmente dettagliati relativi al motore a sei cilindri, all’epoca ancora in fase di collaudo.

Per questo modello, quindi, niente è stato lasciato al caso. All’interno del centro di studi a Parigi, il Bureau d’Etudes, infatti, i capi divisero i vari settori in diversi compartimenti e solo gli inventori potevano avere accesso a tutti i settori. Tutto il resto dei lavoratori, progettisti ed ingegneri compresi, erano strettamente limitati alla propria area di competenza.

Questo di rivelò un problema nel momento della presentazione al Salone di Parigi del ’55, in cui non avevano nemmeno un esemplare completo.

La realizzazione delle auto, infine, avvenne per mano degli stessi creatori. I “padri” della Citroen DS 19, infatti, allestirono uno spazio protetto da travi di legno al cui interno non aveva accesso nessuno, nemmeno gli operai che portavano il materiale e lo lasciavano alla porta.

Il segreto svelato

Questo spazio, costrutio all’interno della fabbrica di Quai de Jevel, era talmente ben protetto da essere conosciuto come “Le Bocal”, ossia “Il barattolo” proprio per la sua ermeticità. A “Le Bocal ” avevano accesso solamente persone contate: Bertoni ed il suo assistente Dargent per il design, Lefebvre e Magès per lo chassis e l’idraulica e Sainturat e Becchia per il motore.

Furono queste sei persone ad assemblare i primi 32 modelli della Citroen DS 19 lavorando giorno e notte ed occupandosi di saldare ogni cosa, fino ad ogni piccola vite. Decisero di targare i 32 modelli con una sigla speciale, “EVL”, che stava per “valutazione”. Nessuno di questi venne mai venduto e fu testato solo all’interno della pista prove.

Ad oggi, il modello più antico del mondo della Citroen DS 19 superstite è solo uno. La numero 31 prodotta riposa all’interno del Conservatoire Citroën, i suoi segreti finalmente svelati.

Silvia GiorgiPalermo Post

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