La donna era al vertice di una struttura finita sotto inchiesta per appropriazione indebita
La palermitana Maricetta Tirrito è stata tratta in arresto dalla polizia assieme ad altre 4 persone, su disposizione della procura di Velletri (Roma).
Sugli indagati gravano accuse a vario titolo, fra cui figurano: omicidio con dolo eventuale, circonvenzione d’incapace, esercizio abusivo della professione medica, falso ideologico e materiale, aggravati dall’aver commesso azioni illecite per conseguire profitto dalle condotte delittuose consumate.
Maricetta Tirrito, presidente dell’associazione “Laboratorio Una Donna”, attiva nella lotta alla violenza sulle donne e alla criminalità organizzata, era al vertice di una struttura messa sotto inchiesta dalla procura di Velletri, accusata di avere carpito beni di proprietà di alcune persone anziane.
Le persone indagate, sottoposte ai 5 provvedimenti cautelari, sono 4 donne, di cui due destinatarie della misura della detenzione in carcere, una degli arresti domiciliari, un’altra dell’obbligo di firma e dell’interdizione per un anno dalla professione medica, ed un uomo, sottoposto agli arresti domiciliari.
Il GIP del tribunale di Velletri, inoltre, su richiesta dei PM, ha disposto il sequestro preventivo di circa 385.000 euro a carico di Maricetta Tirrito.
Nel corso delle indagini è emerso che la donna figurava come promotrice ed organizzatrice di un «collaudato sistema di spoliazione ed appropriazione del patrimonio, economico ed immobiliare, di soggetti anziani affetti da gravi patologie psico fisiche», come risulta dal quadro indiziario.