Niente cortei, niente carri allegorici, nessuna parata, nessuna iniziative neanche per i bambini dell’Istituto Comprensivo di Cinisi. Per il secondo anno consecutivo, il Carnevale sta lontano dalla cittadina alle porte di Palermo, come da Sciacca e Acireale.
Certo, la pandemia non ha ancora lasciato la sua morsa ma è anche vero che, grazie alle vaccinazioni, si sono fatti importanti passi in avanti e forse un ritorno alla normalità sarebbe stato auspicabile, ripartendo proprio da quelle tradizioni che fanno sentire comunità. Come è avvenuto a Termini Imerese dove il più antico carnevale siciliano, partito senza le sfilate tradizionali, è comunque iniziato ufficialmente qualche giorno fa.
Alla presenza delle autorità locali e delle associazioni, si è tenuta infatti la cerimonia di apertura nella Chiesa di Santa Maria della Misericordia. Durante la serata, l’Amministrazione ha consegnato le chiavi della Città alle due maschere simbolo della kermesse, “U Nannu ca’ Nanna”, per mantenere intatta l’antica tradizione malgrado la pandemia e le sue restrizioni.
A darne l’annuncio ci aveva pensato la “società del Carnovale”, che gestisce la manifestazione e che già settimane fa aveva scelto, proprio per motivi legati all’emergenza sanitaria, di ridurre sì l’evento ma di non annullarlo del tutto.
A dispetto quindi di quelle cittadine siciliane dove non c’è traccia di uno dei momenti più attesi dell’anno, l’Amministrazione comunale di Termini Imerese ha deciso di regalare comunque un periodo di spensieratezza ai propri cittadini, provando a mettere in piedi un programma che prevede eventi in presenza ed eventi sui social.
«È complicato organizzare il Carnevale quando non ci sono risorse a bilancio» – ha affermato la Sindaca Maria Terranova – «Ma non abbiamo voluto rinunciare, ancora una volta, a donare soprattutto ai bambini, che in questi mesi soffrono di più questo momento di pandemia, un momento di gioia e condivisione, di cui chiaramente ne usufruiremo e godremo tutti».
Un’edizione sui generis ma con un palinsesto variegato fatto di poesia, gastronomia e curiosità che non farà mancare risate, ricordi e momenti culturali, grazie a immagini, video, interviste e cartoni animati a puntate che racconteranno il Carnevale Termitano giorno per giorno.
I momenti più salienti saranno trasmessi sui canali Facebook e Youtube. I Carri Allegorici rimarranno invece fermi, in mostra, nell’hangar della “Cittadella del Carnevale” che ospita la scuola degli artisti della cartapesta. Qui si terranno anche interessanti incontri culturali e laboratori didattici per bambini, probabilmente i più bisognosi di un periodo di “normalità”.
«Nonostante le difficoltà e gli ostacoli legati al Covid» – ha affermato l’assessore al Turismo Pippo Preti – «proveremo a lanciare questa nuova tradizione, con l’allestimento della “Cittadella del Carnevale”. Tutto ciò per offrire ai più piccoli in maschera un luogo sicuro dove esprimere la propria spensieratezza».
Insomma, Termini Imerese non vuole rinunciare alla sua tradizione. E anche se sarà un Carnevale diverso e più “social”, vivere il presente è un modo per guardare al futuro con maggiore speranza.
Claudia Rizzo – Palermo Post