In base alle statistiche elaborate da OTIE (Observatory On Tourism for Islands Economy, ovvero l’Osservatorio sul Turismo per l’Economia delle Isole) il numero delle strutture extralberghiere in Sicilia è triplicato nell’ultimo decennio.
Nel report di OTIE, per Confesercenti Sicilia, presentato durante la settima edizione della BTE (Borsa del Turismo Extra-alberghiero), in programma al Cruise Terminal di Palermo dal 10 al 12 novembre, emergono dati interessanti e soprattutto incoraggianti sul turismo siciliano.
Nel periodo dal 2013 al 2022, infatti, secondo i dati di OTIE risulta che il numero delle strutture extra-alberghiere è aumentato in modo significativo, passando da 2.363 nel 2013 a 6.869 nel 2022, con un notevole incremento soprattutto nel 2016 e nel 2017.
L’aumento consistente delle strutture extra-alberghiere si è verificato in tutte le province dell’isola; in alcune ci sono stati picchi significativi di crescita in determinati anni, come Trapani nel 2016 e 2017, Palermo nel 2018 e 2021, Messina nel 2019 e 2022 e Catania nel 2017.
Per quanto riguarda il comparto degli hotel, invece, il numero complessivo è rimasto generalmente stabile, con alcune piccole fluttuazioni.
I dati del report di OTIE mostrano una tendenza pressoché stabile del numero di letti offerti negli alberghi, con una diminuzione costante dal 2014 al 2015 e un lieve aumento tra il 2018 e il 2019, seguito da un declino negli anni successivi.
D’altra parte, il numero di letti nelle strutture extra-alberghiere ha subito una crescita notevole a partire dal 2015, raggiungendo il numero di 100.000 unità nel 2023.
Si prevede, addirittura, che questo valore possa continuare ad aumentare fino a raggiungere un livello paragonabile a quello delle strutture alberghiere.
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