A Palermo, nella zona di Ballarò, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo sull’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’arresto del pusher è avvenuto nel contesto di servizi specifici di prevenzione e controllo del territorio mirati al contrasto del fenomeno dello spaccio di droga nel capoluogo.
I falchi della sezione contrasto al crimine diffuso della squadra mobile transitando per via Chiappara, al Carmine, hanno scorto il pusher intento a consegnare 2 involucri ad un’altra persona che, a sua volta, qualche istante prima, gli aveva passato una somma di denaro.
Gli agenti sono pertanto intervenuti intimando l’«Alt polizia» ai 2 uomini, i quali sono però sono fuggiti via correndo.
Dell’acquirente si sono subito perdute le tracce tra i numerosi vicoli del quartiere; mentre il pusher durante la fuga è stato arrestato nei pressi di corso Tukory, dopo che aveva tentato, invano, di disfarsi della dose di stupefacente, che è stata recuperata anche essa dagli agenti di polizia, e di cui è stato accertato che si trattava di eroina.
Al soggetto arrestato sottoposto a perquisizione è stato riscontrato il possesso di denaro contante pari a 55 euro in banconote di piccolo taglio, di un mazzo di chiavi e di alcuni telefonini.
Gli agenti, attraverso delle indagini, sono riusciti a risalire alla dimora del pusher, che consiste in un appartamento di sua proprietà, al quale hanno potuto accedere grazie alle chiavi requisite all’arrestato.
Nel corso di un’ulteriore perquisizione, effettuata nel domicilio del pusher, sono state rilevate altre 12 dosi di eroina, materiale da taglio e confezionamento, un bilancino di precisione, e del denaro contante pari a 560 euro in banconote di piccolo e medio taglio.
La droga, il materiale per il taglio e confezionamento, ed il denaro, ritenuto proveniente dell’attività di spaccio, sono stati sequestrati dalla polizia, mentre l’uomo, arrestato in flagranza di reato, è stato condotto presso le camere di sicurezza della questura; il suo arresto è stato convalidato successivamente dall’autorità giudiziaria.