Il Presidente dell’Ente parco delle Madonie, Angelo Merlino, ha inviato un esposto alla Procura di Termini Imerese affinché gli organi competenti possano eseguire gli opportuni accertamenti e valutare la sussistenza di eventuali profili penalmente rilevanti in relazione ai recenti incendi che hanno devastato parte del territorio del Parco.
Quella che volge al termine oltre ad essere stata l’estate più calda dell’ultimo ventennio é stata anche un’estate nera per gli incendi. In particolar modo proprio nel territorio madonita ne sono divampati a decine ogni settimana, da piccoli incendi di sterpaglie ai fianchi dell’autostrada Palermo-Catania, probabilmente dovuti alla disattenzione, ad incendi dolosi di enormi dimensioni, come quelli innescati a San Mauro Castelverde, a Gangi, a Polizzi Generosa, a Petralia Sottana o a Blufi. Eventi che hanno devastato uno dei polmoni della Sicilia, mettendo in ginocchio un’economia fortemente connessa al territorio e alle sue ricchezze naturali.
“Quello che ormai appare un vero attacco criminale organizzato – spiega il Presidente del Parco in una nota – ha colpito luoghi simbolo del territorio del Parco e dei Comuni limitrofi. Ultimo della drammatica serie l’incendio di Blufi che ha compromesso il famoso campo dei tulipani. Una vera guerra che va combattuta mettendo in campo anche le tecnologie piu’ sofisticate.
L’esposto, preparato con il supporto dell’Ufficio Legale dell’Ente, nello specifico dall’Avvocato Maria Ardillo, ha preso in esame i fenomeni incendiari che si sono verificati dal 30 luglio in poi. A supporto abbiamo portato anche lo studio che il gruppo Rural_unirc dell’Universita’ di Reggio Calabria, guidato dal Prof. Giuseppe Modica (che ringrazio sempre di cuore) ci ha fornito oltre che un ampio e dettagliato report fotografico”.
“Credo – ha concluso il presidente dell’ente parco delle madonie – fosse il minimo che potessi fare al fine di tutelare gli interessi, non solo del Parco ma di tutti coloro i quali hanno perso tutto a causa di quanto accaduto. Naturalmente, qualora si celebrera’ un processo, il Parco si costituira’ parte civile!”.
Francesco Biundo – PalermoPost