Quante volte abbiamo sentito ripetere questa frase al telegiornale?
Così tanto che abbiamo smesso di credere che fosse vera.
Ma sarà questa, per davvero, l’estate più calda degli ultimi 20 anni? Sembra essersi abbattuto sulla Sicilia -già dall’ultima settimana di Luglio- e da questa settimana su tutta la penisola un caldo e un vento africano senza eguali nè rivali.
In città con vette, che raggiungeranno e superanno i 40 gradi, ci sembrerà di soffocare,
inglobati e oppressi da questa cappa di calore che non lascia passare alcun filo d’aria fresca.
Sono tante le possibili conseguenze per i nostri corpi -soprattutto per i più fragili- non adatti a vivere o meglio, in questo caso, a sopravvivere a determinate temperature. Non c’è da stupirsi però.
Per anni noi e i nostri predecessori abbiamo vissuto su questa terra non avendone alcun
rispetto, sfruttando ogni centimetro di spazio e inquinando ogni singolo ambiente a noi
circostante. Siamo stati ciechi ai segnali che la stessa ci ha mandato e sordi ai suoi richiami.
Non abbiamo mai pensato che le nostre azioni potessero avere delle conseguenze così
nefande.
Il peggio è che nè ieri, nè tantomeno oggi la situazione sembra essere cambiata. Continuiamo ad essere ciechi e a vivere da egoisti, senza alcuna pietà e rispetto per il
luogo che ci ha generati e a cui dovremmo essere solamente grati. Ciò che fa rabbrividire è l’indifferenza dilagante, come se mai il singolo potesse fare qualcosa e tutto dipendesse dall’alto, quando il vero cambiamento parte dal basso per raggiungere l’alto. Dal piccolo al grande, non dal grande al piccolo.
Ecco perciò che la domanda che ci facciamo è questa: sarà davvero questa l’ultima estate più calda di sempre o ce ne saranno ancora e ancora delle altre fino a quando non resterà più nulla?
Ai posteri l’ardua sentenza, nella speranza che da oggi si possa fare cambio di rotta per avere un futuro domani.
Marialessandra Cimò – Palermo Post