Il Comune di Borgetto, nel palermitano, deve essere risarcito da una società di riscossione tributi, per la mancata riscossione della TARSU (vecchia tassa sui rifiuti, sostituita assieme a TIA e TARES dalla TARI con la Legge 27 dicembre 2013, n. 147).
I giudici della corte d’appello della Corte dei Conti, presieduti da Giuseppe Aloisio, hanno imposto alla società A. e G. Riscossioni Spa, con sede a Lucca, il risarcimento al Comune di Borgetto di circa 460.000 euro per la mancata riscossione della TARSU, dai residenti morosi per l’anno 2013.
È stata confermato la sentenza di primo grado.
La contestazione del Comune di Borgetto
La contestazione da parte dell’amministrazione comunale di Borgetto, era avvenuta dopo che era scaduto il termine entro cui procedere alla notifica di 1.396 atti per omesso o parziale pagamento.
Tra il Comune di Borgetto, e la società A. e G. Riscossioni Spa era stato stipulato un contratto per l’affidamento in concessione della gestione delle sanzioni per violazione del codice della strada, l’accertamento e riscossione coattiva delle entrate tributarie e patrimoniali dell’ente comunale.
Le contestazioni della procura regionale sono state avviate a seguito della denuncia di danno da parte del segretario generale del Comune di Borgetto, con la quale è stato segnalato che era scaduto il termine entro cui procedere alla notifica dei 1.396 atti relativi al ruolo per omesso o parziale pagamento della TARSU per l’anno 2013.
Gli avvisi di accertamento in rettifica e d’ufficio devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione, o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati.
Dopo la scadenza dei suddetti termini, il tributo non può essere più richiesto.
Tra la società A. e G. Riscossioni Spa e il Comune di Borgetto è scattato, nel 2018, un carteggio con l’invio dei dati riguardanti i soggetti morosi.
Secondo la società A. e G. Riscossioni Spa i dati forniti dal Comune di Borgetto risultavano incompleti, ed in quanto tali non avrebbero consentito l’invio degli avvisi ai soggetti indicati come morosi.
Una tesi totalmente contrapposta e rigettata dall’amministrazione comunale di Borgetto, secondo la quale alla società di riscossione toscana sono stati fornite tutte le informazioni necessarie per potere inviare le richieste di pagamento ai cittadini morosi.
Quest’ultima tesi, avvalorata dall’impianto della procura contabile, è stata accolta dai giudici della corte d’appello della Corte dei Conti.
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