Oggi Papa Francesco, riconoscendo il secondo miracolo alla Beata suor Maria di Gesù Santocanale, ha di fatto avviato il processo per la santificazione. Una Notizia accolta con gioia dall’intera comunità Cinisense, soprattutto per il riconoscimento del secondo miracolo necessario alla canonizzazione della suora.
Nata come Carolina Santocanale, successivamente dopo aver preso i voti, divenne suor Maria di Gesù, a Palermo il 2 ottobre 1852 da una famiglia Nobile, Santocanale appunto. Trasferitasi a Cinisi dopo aver preso i voti si adoperò molto per lo sviluppo del territorio tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo. Infatti oltre alla fondazione dell’ordine delle suore cappuccini dell’immacolata di Lourdes, favorì la costruzione del santuario in cui dimoravano le suore dell’ordine, che si trova nella piazzetta Santocanale, e contribuirono alla costruzione della chiesa del santissimo Sacramento nell’omonima via.
La famiglia Santicanale non ebbe solo un ruolo religioso rilevante nella storia di Cinisi, ma anche sociale, in particolar modo nella figura di suor Maria, che si occupava delle famiglie più bisognose del paese, non solo spiritualmente ma anche economicamente. Morì a Cinisi il 27 gennaio 1923.
Nel 1982 iniziò il lungo iter che portò, papa Francesco, nel 2015 a proclamare la suora beata dopo la lunghissima indagine sul miracolo compiuto. Oggi, dalla santa sede, arriva la comunicazione del riconoscimento di un secondo miracolo: “la caduta di Andrea” avvenuto nel 2004, un operaio che stava costruendo la futura cappella dove sarà posto il corpo della madre fondatrice, cadde da un altezza di dieci metri, a faccia in giù proprio nel punto centrale della futura cappella e rimase incolume. Un miracolo che, secondo i membri del tribunale diocesano avvenne per intercessione della beata che permette di avviare il processo di canonizzazione.
La notizia la fa pervenire ai fedeli, via social, padre Antonio Ortoleva Arciprete della chiesa madre, il quale si dice entusiasta e trepidante per la canonizzazione che avverrà a Roma.
Francesco Biundo – Cinisi Post