Sulla pagina facebook dell’ACD Città di Cinisi si legge “Il comunale di Cinisi non ha retto all’incessante pioggia che in questi giorni sta imperversando per tutta la Sicilia Occidentale” Campo impraticabile. Ieri si sarebbe dovuta tenere una partita del campionato regionale a girone unico dell’Under 18, che é stata rinviata a data da destinarsi, dopo che l’arbitro ha constatato l’impraticabilità del campo di gioco.
Il Città di Cinisi, squadra che milita in prima categoria, dove da anni disputa campionati di vertice, senza però riuscire a centrare la promozione, é una delle poche realtà sportive di Cinisi, l’altra é la Kunos, squadra femminile di Volley. Fucine dove far crescere i giovani del territorio attraverso i valori dello sport. Ragazzi come Salvatore Palazzolo, classe 2004 che già si é imposto in prima squadra arrivando proprio dal vivaio locale.
Riuscire a fare sport nel territorio é davvero complicato, soprattutto per la carenza di impiantistica sportiva, in tante e tanti sono costretti ad allenarsi o iscriversi a società sportive nelle vicine Carini e Terrasini. Così a parte la pallavolo femminile e il calcio maschile non ci sono altre possibilità per le ragazze e i ragazzi di Cinisi. Carenza di società sportive che é direttamente proporzionale ad un’impiantistica sportiva assai carente. Un male atavico del nostro territorio a cui non si riesce a sopperire.
Campo impraticabile
Un campo impraticabile, che impedisce a dei ragazzi di giocare a calcio, allora diventa lo spunto di riflessione sulla possibilità di fare sport. Il nostro territorio é ricco e variegato e si presta di per sé a tutti gli sport che si fanno all’aria aperta a contatto con la natura. Dal ciclismo, al trekking, dal surf agli altri sport in acque aperte. Ma diventa davvero difficile pensare di investire su sport che necessitano di impiantistica, calcio, basket, tennis, futsal, atletica, arti marziali, nuoto, ecc..
Guardando l’impraticabilità del campo sportivo, la grande area che occupa e lo stato pietoso in cui si trova non abbiamo voluto pensare a quanto si poteva fare e non si é fatto. Ma, ancora una volta, come nostra consuetudine vogliamo essere propositivi e concludere questo articolo con una domanda rivolta a tutte e tutti. Amministratori, soggetti privati, aziende, professionisti: e se nell’area del campo sportivo facessimo sorgere una la cittadella dello sport? Magari approfittando del PNRR e del piano per il quale si prevedono finanziamenti per la realizzazione di impianti sportivi e miglioramenti delle strutture sportive per l’inclusione e l’integrazione sociale.
Francesco Biundo – Cinisi Post