Lo scultore Giovanni Varisco ha donato, pochi giorni fa, una propria opera alla cappella palatina di villa Cattolica, sede del Museo Guttuso, a Bagheria.
La scultura dell’artista bagherese è un crocifisso in legno stilizzato, realizzato con un tronco di limone.
L’opera, sapientemente modellata da Varisco, è stata affidata a padre Francesco Michele Stabile, ed è entrata a far parte del patrimonio artistico della chiesetta dedicata a santa Rosalia.
Giovanni varisco ha avuto sempre un rapporto particolare con la famosa villa settecentesca che, oltre alle opere del maestro Renato Guttuso, ospita varie sezioni di straordinario interesse culturale, come: il Museo del carretto, i manifesti cinematografici donati dai fratelli Lo Medico, delle foto artistiche e molto altro ancora.
Villa Cattolica, di cui Giovanni Varisco è stato sempre assiduo frequentatore, sorge, infatti, dirimpetto alla storica trattoria “La corrida” o “Giardino dei limoni” di cui lo stesso Varisco è proprietario, e per lungo tempo è stato anche gestore.
Lo stile di Varisco si è affinato, negli anni, grazie alle lezioni impartite dal maestro Giuseppe Durante e in un arioso ambiente della sua trattoria, adibito a studio e laboratorio, ancora oggi Varisco scolpisce gli antichi legni e le “ciache” di fiume, di mare e di montagna che lo hanno reso famoso, non solo a Bagheria.
Cenni biografici su Giovanni Varisco
Giovanni Varisco discende da un’antica famiglia di ristoratori di Bagheria, città in cui è nato, e dove vive tuttora, interpretando nella vita quell’animo di artista alla costante ricerca della giusta ispirazione, e dedicandosi con passione alla scultura di qualunque materiale la natura è in grado di potergli offrire.
Premiato e segnalato in diversi concorsi di mostre scultoree, Giovanni Varisco ha esordito nel 2006 con una mostra personale svolta a Palazzo Aragona-Cutò con “L’anonimato espressivo”, riscuotendo notevoli apprezzamenti da eminenti critici, ed interessati visitatori che nel registro delle presenze hanno lasciato commenti scevri da facile apologia.
Diplomatosi presso l’Istituto alberghiero di Palermo, ha frequentato la scuola di maestri ristoratori a Rimini dove ha conseguito l’attestato alla professione.
Ha girovagato per lavoro da una capitale all’altra dell’Europa soggiornando per diversi anni anche negli U.S.A., ma soltanto con il suo ritorno alla città che gli diede i natali ha finalmente dato fondo alla passione recondita per la scultura.
Varisco ha creato centinaia di figure antropomorfiche da diversi materiali: pietre, tufo, rocce, rami di ulivo, ognuna delle quali con una propria “anima”, diversificando di volta in volta espressioni intense ed emotive, tali da suscitare autentiche emozioni in chi li guarda con sincera ammirazione.
Giuseppe Bagnasco
Fonte: http://scultoregiovannivarisco.blogspot.com/
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