Tutte le auto del presidente

Silvia Giorgi
da Silvia Giorgi
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Il Presidente Mattarella è stato da poco rieletto, dopo che per settimane tutte le attenzioni degli Italiani si erano focalizzano sul Quirinale. E noi ci chiediamo su quale auto del Presidente vedremo sfilare Mattarella durante la cerimonia di reinsediamento. Nel corso degli anni, infatti, il Presidente della Repubblica è stato accolto da molte auto, rigorosamente italiane. Ricordiamo per esempio le Alfa Romeo, l’intramontabile ed immancabile Fiat, le stupende Maserati e, soprattutto, il simbolo a quattro ruote del Quirinale: le Lancia.

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L’auto del Quirinale per eccellenza: la Lancia

L’auto del presidente per antonomasia è la Lancia. Nonostante i Presidenti della Repubblica le abbiano in garage da molto tempo, le Lancia sono rimaste fra le preferite anche di recente. Ricordiamo le Lancia Thesis di Ciampi e Napolitano, fra cui figurava una versione limousine che Agnelli aveva dato in dono nel 2003 a Carlo Azeglio Ciampi per accogliere i capi di stato internazionali in visita. In alternativa, il Quirinale ha avuto anche le Thelma e K a passo lungo.

Nel 2013, inoltre, una Lancia Thelma costruita in USA dalle linee più moderne ed essenziali prese parte ad un episodio eccezionale: il secondo insediamento di Giorgio Napolitano, il primo della storia. Quel modello americano non fu molto venduto nel nostro Paese o in Europa ma si tratta dell’unico modello che il Presidente attuale utilizza negli spostamenti ufficiali, insieme alla Maserati Quattroporte.

Flaminia, dal quirinale ben quattro modelli

Fra il 1960 e il 1961, l’allora Presidente Gronchi desiderò che venissero realizzate dalla Pininfarina ben quattro auto: tutte rigorosamente Flaminia Cabriolet Landaulet 335. Queste auto erano più grandi delle berline da cui prendevano in prestito il motore, a benzina dalla capienza di 2,5 litri ma erano diverse nel passo. Infatti, le Flaminia avevano un passo che contava 3,35 – ed infatti queste auto vennero rinominate proprio 335 per questo motivo – contro i nemmeno tre metri delle berline tradizionali.

Le Flaminia del Presidente erano, per così dire, i “cavalli vincenti” del Quirinale, in quanto riprendevano il nome di alcuni cavalli della scuderia del Quirinale. Si chiamavano Belfiore, Belsito, Belmonte e Belvedere. Non contento, in occasione della visita della Regina d’Inghilterra Elisabetta II nel 1961, Gronchi provvide a produrne una quinta, che diede in dono a Buckingham Palace.

Ad oggi, due di queste auto sono ancora in uso. Si tratta di Belfiore e Belvedere. Sono due modelli unici, che vengono di nuovo messi in moto solo in occasioni pregiate, come la parata storica del due giugno e fra poco, ovvero durante la cerimonia d’insediamento del nuovo Presidente della Repubblica. Belsito e Belmonte, invece, riposano nei musei. Belmonte è nel Mauto di Torino, mentre Belsito è nel Museo della Motorizzazione Militare a Roma, non molto distante dalle due sorelle ancora al lavoro.

Fiat di Mussolini e Alfa Romeo

Fra le auto più note del Quirinale, non potevano mancare le Fiat. La Presidenza, infatti, ha fatto sfoggio delle 1100, 1300, 1800, passando per 125, 130 e Argenta. La Fiat più famosa, però, è la 2800 Torpedo, che ha accompagnato Hitler e Mussolini a Roma. Ci sono state, però, nel garage del quirinale, anche auto targate Alfa Romeo. Parliamo ovviamente della 164. Ci sono state però anche le due 2.500 blindate, forse le più belle delle Alfa Romeo usate dal Quirinale, anche se una menzione speciale va alla 1900, che era la preferita del Presidente della Repubblica Segni.

Maserati, le più veloci

Il Quirinale, però, ha anche altre “favorite”, le bellissime e velocissime Maserati. Infatti, la Quattroporte di terza generazione era adorata da Pertini e dopo di lei un’altra Quattroporte, quella di quinta generazione, andò ad unirsi alle altre auto del Quirinale in quanto Maserati la regalò a Carlo Azeglio Ciampi nel 2004.

Silvia Giorgi – Palermo Post

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