Premio alla carriera a Pippo Balistreri, direttore di scena a Sanremo

Nicola Scardina
da Nicola Scardina
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Il prossimo 6 febbraio al Gran Galà della stampa del Festival di Sanremo, che si svolgerà al “Victory Morgana Bay” , verrà conferito un premio alla carriera a Pippo Balistreri, storico direttore di scena del Festival, originario di Aspra (frazione di Bagheria, nel palermitano).

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A Balistreri verrà consegnato l’ambito Premio “Dietro le Quinte”, ma di fatto è un riconoscimento alla carriera per il direttore del palcoscenico asprese.

Nel giorno che precede il Festival arriverà quindi un riconoscimento di altissimo prestigio per rendere onore con merito ad una figura che, assieme ad altre, ha fatto la storia del Festival della Canzone Italiana, capace di svolgere con indiscussa professionalità il lavoro dietro le quinte, da più di 40 anni.

Risale, infatti, al lontano 1981, la grande avventura di Pippo Balistreri nella “Città dei fiori”, dando inizio ad un’attività fondamentale della vita nel teatro, che non può assolutamente mancare, e che consiste nel risolvere tutte le problematiche che potrebbero insorgere: dalla “spinta” ai cantanti in procinto di accedere al palco per esporsi ai riflettori e alle foto, nonché al pubblico, o di trasformare nel giro di un break pubblicitario, l’allestimento del teatro.

Pippo Balistreri, oggi 71enne, continua ancora questa splendida avventura, con la sua professionalità forgiata in anni di esperienza e di competenza, riuscendo a consolidare una carriera immensa, nata per una pura casualità.

La vita di Pippo Balistreri come uomo di spettacolo non inizia, infatti, come direttore di scena, bensì come disc jockey, anche se, è doveroso evidenziare, non un disc jockey qualsiasi: è l’unico dj italiano ad aver vinto il Disco D’Oro.

Un’esperienza che risale al 1979, quando Bailstreri partecipò ad una selezione a Parma dei 1200 dj italiani più importanti, e la vinse nel 1981.

Per Balistreri che aveva cominciato come animatore nella vecchia Queen Elisabeth, nave da crociera che negli anni ’60 e ’70, solcava l’Atlantico dall’Inghilterra alle Americhe, fu il trampolino di lancio per una brillante carriera, a cui la sua bravura ha dato sapientemente una spinta, grazie anche alla sua conoscenza della lingua inglese, e soprattutto della musica d’oltreoceano (come verrà spiegato più avanti).

Dopo la vincita del Disco D’oro, Renzo Arbore e Gianni Naso (che era il direttore dell’Associazione Italiana dei disk jockey), ingaggiarono Pippo Balistreri come consulente per alcuni loro programmi televisivi.

Poco dopo Arbore e Naso presentarono Balistreri a Gianni Ravera, l’organizzatore del Festival di Sanremo nel 1981.

Ravera chiese a Balistreri di consigliargli degli ospiti di grande caratura.

Per Balistreri, esperto di musica sia nazionale sia estera, non fu affatto difficile indicare dei nomi importanti che in quel momento andavano forte.

Balistreri quindi propose come ospiti speciali i Dire Straits, celebre gruppo rock britannico fondato nel 1977 da Mark Knopfler.

La band del regno Unito effettivamente si presentò a Sanremo, ma si doveva risolvere urgentemente un problema non affatto indifferente: pochissimi erano in grado di dialogare con i membri dei Dire Straits, poiché non tutti conoscevano l’inglese in quel periodo.

Il problema venne risolto proprio da Pippo Balistreri, che come già spiegato conosceva l’inglese, e poté quindi occuparsi di fare le prove con i Dire Straits.

Per Balistreri fu l’inizio della grande avventura come direttore di palcoscenico; un’avventura che grazie a lui, “parla” anche un po’ di siciliano.

Questo lungo percorso tracciato all’insegna del successo, dopo 40 anni verrà premiato con un riconoscimento alla carriera, più che meritato.

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