Palermo, al cimitero dei Rotoli non ci sono più bare in deposito

Nicola Scardina
da Nicola Scardina
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A partire da oggi, 23 giugno, non ci sono più bare in deposito al Cimitero dei Rotoli di Palermo.

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Si considera quindi concluso lo stato di emergenza che aveva costretto il sindaco, Roberto Lagalla, a chiedere, al ministero della Protezione Civile Nello Musumeci, poteri commissariali per risolvere il grave problema riguardante il cimitero più grande del capoluogo siciliano.

Dallo Stato erano arrivati anche i finanziamenti per gli interventi necessari a risolvere i problemi legati alla mancanza di sepolture.

«Palermo volta finalmente pagina: l’ultima bara in attesa al cimitero dei Rotoli è stata sepolta e l’emergenza è ormai alle spalle – Emerge da una nota dell’Ufficio stampa del Comune di PalermoUn risultato straordinario frutto del lavoro del sindaco Roberto Lagalla, dell’assessore Totò Orlando, degli uffici comunali e della Reset che restituisce dignità e decoro a un luogo divenuto in questi anni simbolo dell’orrore e del degrado» – Prosegue la nota.

«La riattivazione a luglio del forno crematorio sarà un ulteriore passo in avanti verso una gestione ordinaria dei cimiteri, riportando Palermo alla necessaria normalità che mancava da troppo tempo”. – ha dichiarato con soddisfazione Lagalla – Ringrazio i lavoratori del Comune e della Reset che hanno collaborato. È singolare che in Italia sia necessario commissariare per raggiungere il risultato» – ha proseguito il primo cittadino di Palermo, ed ex rettore dell’ateneo cittadino.

«Infine, è doveroso sottolineare quanto sia stata strategica la convenzione firmata dal Comune con il Policlinico che ha messo a disposizione i suoi medici legali per le operazioni nelle sepolture da liberare – Continua Lagalla – Per l’amministrazione, però, questo non sarà un punto di arrivo, ma di partenza, consapevoli di come i nostri sforzi debbano proseguire su questo fronte per rendere sempre più efficienti e per fare in modo che la città non cada più in un’emergenza simile».

Grande soddisfazione è stata espressa anche da Salvatore Orlando, assessore comunale ai lavori pubblici con delega ai servizi cimiteriali: «Questo risultato, che restituisce dignità a questo luogo sacro e alle famiglie dei defunti, è frutto di una buona politica che, con la regia del sindaco, ha coordinato tutti gli attori interessati per portare avanti questa operazione» – ha dichiarato l’assessore.

I depositi e i tendoni del Cimitero dei Rotoli avevano ospitato una quantità molto considerevole di bare: circa 1.400.

L’intera gestione del settore è stata rivoluzionata.: alla guida dei tre cimiteri cittadini, infatti, a partire dallo scorso mese di febbraio, sono arrivati tre dirigenti provenienti dal Corpo di polizia municipale.

Da allora l’emergenza nel Cimitero dei Rotoli è affidata all’ispettore della polizia municipale Angelo Martorana.

Lo scorso mese di aprile sono stati smontati i tendoni che per mesi avevano custodito le bare in attesa di sistemazione.

Per quanto riguarda il forno crematorio quest’ultimo risulta essere inattivo, dal 2020, a causa di un guasto.

Per tamponare la situazione, le salme sono state trasferite in forni situati al di fuori della provincia di Palermo, come il comune di Misterbianco (Catania), con cui era stata stabilita una convenzione.

Tale accorgimento, tuttavia ha generato degli evidenti disagi caratterizzati da pesanti conseguenze sulle casse del Comune di Palermo.

Nei piani progettuali dell’amministrazione comunale di Palermo sono previsti degli interventi riguardanti un ampliamento negli altri due cimiteri comunali: Santa Maria di Gesù, e Cappuccini.

Il traguardo raggiunto oggi giunge a poco più di sei mesi dall’avvio della gestione commissariale che dovrà comunque concludersi entro l’anno in corso.

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