Si svolgerà oggi, 24 luglio a partire dalle 21.30, a Bagheria presso Villa Cutò uno spettacolo dell’Opera dei Pupi, organizzato dalla compagnia teatrale “Carlo Magno”, fondata da Enzo Mancuso, ultimo discendente della omonima famiglia di pupari.
All’evento, patrocinato dall’amministrazione comunale bagherese, e dalla fondazione Buttitta, saranno presenti per i consueti saluti istituzionali, il sindaco di Bagheria Filippo Tripoli, e l’assessore allo spettacolo Giusy Chiello.
Lo spettacolo, che riproporrà gli episodi della “Storia dei Paladini di Francia”, costituisce parte integrante del progetto: “L’Opera dei Pupi in itinere: dai quartieri della città ai quartieri della provincia”, patrocinato e finanziato con il contributo del Comune di Palermo, e del Ministero della Cultura.
Trama dello spettacolo
Nella rappresentazione teatrale, basata sull’opera “Orlando Furioso”, di Ludovico Ariosto, verranno rievocate le innumerevoli battaglie medioevali tra due schieramenti contrapposti guidati da Carlo Magno da una parte, e dall’imperatore Agramante, culminate fino agli scontri sotto le mura di Parigi, durante i quali Rinaldo, paladino francese, uccide Dardanello, principe saraceno.
Due scudieri di Dardanello: Medoro e Cloridano decidono di recuperare il corpo del loro principe, ma vengono scoperti dai cristiani, Cloridano viene ucciso e Medoro viene ferito.
Angelica fuggendo dal bosco della foglia, incontra Medoro ferito, cerca di aiutarlo e insieme trovano rifugio da un pastore che li accoglie nella sua grotta.
Qui Angelica cura Medoro, e tra i due nasce l’amore. Nel frattempo Orlando, che era alla ricerca di Angelica, incontra nel bosco il pastore che gli racconta l’amore sbocciato tra i due.
Si reca nel fitto bosco, e quando vede incise negli alberi le dichiarazioni d’amore tra i due amanti, impazzisce di gelosia e il suo dolore si trasforma in ira.
In preda ad una crisi furibonda comincia a strapparsi le armi e a vagare ormai fuori di senno nel bosco…
La tradizione dell’Opera dei Pupi continua con la compagnia teatrale “Carlo Magno”
La Compagnia teatrale “Carlo Magno” venne istituita su iniziativa di Enzo Mancuso, ultimo discendente della omonima famiglia di pupari che diede inizio alla propria attività a Palermo nel 1928, con l’apertura di un teatrino dell’Opera dei pupi nel quartiere Borgo Vecchio.
Il Cavaliere Antonino Mancuso, allievo del puparo Pernice, trasferì il suo teatro in diverse zone di Palermo (via del Medico, Piazza Colonna), e in vari paesi della provincia, anche con l’invenzione di un teatro fisso sopra un camion , fino ad attivare un teatro stabile a Palermo in piazza don Luigi Sturzo, che rimase attivo fino alla sua morte, nel 1988.
Il cavaliere Mancuso fu grande nelle innovazioni delle armature con elmi alla greca e romani; per le rappresentazioni degli spettacoli si avvaleva dell’aiuto dei figli Nino, Pino e Stefano; ebbe notorietà nazionale partecipando a Lascia o Raddoppia, una delle prime trasmissioni della televisione italiana, come esperto della storia dei Paladini di Francia.
Il figlio Nino, nato a Palermo nel 1934, all’età di 14 anni mette in scena il suo primo ciclo della storia dei paladini di Francia, in 360 serate, nel paese di Misilmeri nei pressi di Palermo e continua a collaborare con il padre fino alla sua scomparsa;
Dei figli di Nino soltanto Enzo segue le orme. Enzo nato a Palermo nel 1974, è titolare dell’attuale compagnia ed è perciò figlio e nipote d’arte; intraprende il mestiere fin da bambino come aiutante, esordisce a 13 anni come precocissimo puparo con il suo primo spettacolo “Morte di Agricane”. Restaura alcuni pupi ereditati dal nonno ed inizia la sua autonoma attività nel 1994.
Erede indiscusso della tradizione di famiglia, che dell’antica arte dell’opera dei pupi ha fatto la storia di Palermo a partire dagli anni Venti, Enzo Mancuso è considerato oggi uno dei più affermati pupari palermitani, capace di rinnovare la tradizione senza stravogerla, ma portandola anzi ad un altissimo livello di narrazione e recitazione.
Cresciuto dietro le quinte dei teatri, Enzo Mancuso ha esordito in tenera età collaborando attivamente agli spettacoli del padre, il quale gli ha tramandato la passione e i segreti necessari alla perpetuazione del difficile mestiere di puparo.
Da oltre un decennio la Compagnia Carlo Magno ha avviato un metodico lavoro di messa in scena su antichi canovacci di tutti gli episodi della “Storia dei Paladini di Francia“.
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