“Non una di meno, stop alla violenza sulle donne” è il titolo crudo e diretto della interessante e bella manifestazione che si svolgerà a Partinico, dalle ore 16:30. L’evento è promosso dal Cerchio di Donne Solidali del circolo Arcipasol di Partinico, che da anni svolge una preziosa opera nel territorio sull’universo femminile in tutte le sue complesse sfaccettature, e con il patrocinio del Comune di Partinico e la partecipazione delle associazioni: Libera di vivere, Cuoche combattenti, Le Pleiadi, che si occupano del contrasto alla violenza di genere, di Donne del vino e della Pro Loco di Partinico. La manifestazione si articolerà in diversi momenti, dalla partenza alle 16:30 da piazza Municipio della città, con un corteo che dal Corso dei Mille raggiungerà il Palazzo dei Carmelitani dove si terrà, grazie alle Donne del vino e la Pro Loco, una degustazione di vini con un contributo simbolico che sarà devoluto alle associazioni presenti che si occupano di violenza di genere, fornendo anche supporto psicologico e tutela legale. Interverranno, tra gli altri, il sindaco di Partinico, Pietro Rao, il Presidente del Consiglio Comunale, Erasmo Briganò, l’Assessore ai Servizi Sociali , Tea Speciale e Barbara Bortolotti, Presidente della Associazione Liberi di Vivere. “Volevo chiedere fortemente la vostra presenza e quella dei vostri ragazzi – dichiara Fabiana Mazzurco, del Cerchio Donne Solidali – al corteo di sensibilizzazione del 17 novembre con il patrocinio del Comune di Partinico.Questa tematica fin troppo attuale necessita di grande attenzione e di presa di coscienza da parte di tutti. Questo corteo è stato preceduto dall’incontro nelle scuole di Partinico, con la signora Barbara Bortolotti, che sarà presente, vittima di un efferato episodio di violenza di genere dal quale è riuscita a salvarsi nonostante i pugni, i calci, le coltellate all’addome che causarono la morte del figlio che portava in grembo. L’assassino cosparse poi il corpo di Barbara di combustibile appiccando il fuoco, lei si salvò fingendosi morta. Certa che insieme possiamo combattere questa grave piaga sociale – conclude – e che solo insieme è possibile cambiare in meglio il nostro mondo e di conseguenza la nostra stessa vita, vi aspetto in tantissimi pronti a gridare a squarciagola: Non una di meno! Stop alla violenza di genere!”
La violenza va riconosciuta a partire dalle parole, dai gesti, a volte anche i silenzi possono essere la spia di un episodio violento che può esplodere da un momento all’altro, ecco perchè non dobbiamo mai sottovalutare i prodromi, per non far subire alle donne conseguenze troppo spesso irreparabili. Ogni incontro, manifestazione, dibattito non è mai sufficiente per piantare il seme di una nuova sensibilità, a partire dai ragazzi, uomini e donne di un domani migliore.
Antonio Catalfio – Palermo Post