Liberata la tartaruga marina trovata mesi fa con un amo in gola

Nicola Scardina
da Nicola Scardina
2 Minuti di lettura

Riassapora di nuovo la libertà nel suo habitat naturale, “Ugo”, la tartaruga marina che 3 mesi fa venne trovata al largo dell’Isola di Ustica con un amo nell’esofago e una lenza nell’intestino.

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A seguito di una delicata operazione, necessaria per la rimozione dei corpi estranei, eseguita presso il Centro regionale per il recupero delle tartarughe marine dell’IZS (Istituto Zooprofilattico Siciliano), “Ugo” ha continuato a galleggiare, eliminando, per quasi un mese e mezzo, la plastica che aveva ingerito.

Dati gli ultimi accertamenti diagnostici che delineavano uno stato di buona salute, è stata ritenuta possibile, per il personale veterinario del centro, la sua liberazione nell’ambiente marino.

E così “Ugo”, esemplare maschio adulto della specie Caretta caretta con un carapace di 70 cm di lunghezza, finalmente è stato liberato in mare.

La liberazione di “Ugo” è avvenuta nella costa sud di Palermo, nella spiaggia di Romagnolo, sotto gli occhi increduli e felici degli studenti degli Istituti comprensivi Giuseppe Di Vittorio e dell’Istituto Boccadifalco Tomasi di Lampedusa.

La cerimonia di liberazione di “Ugo” è stata organizzata in collaborazione con il Rotary club Palermo Libertà, e con il contributo della Coldiretti che ha offerto pane e olio ai partecipanti alla manifestazione.

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