Lo street food Palermitano è uno dei più famosi al mondo.
E’ apprezzato non solo da chi visita la nostra isola, ma anche dai Palermitani stessi che si “arricriano” tra un panino con la milza, delle stigghiola o un bel pane e crocchè.
A Palermo le mode internazionali faticano a trovare espansione, insomma il concept dell’ “healthy food”, a cui spesso si affidano anche vegetariani e vegani perchè più ricco di proposte prive di carni, non sarà mai il più modaiolo.
Eppure a Palermo uno dei piatti più amati è il pane e panelle e il pane e crocchè, completamente vegetariani, anzi, vegani!
Scopriamo insieme dove mangiare questo piatto della tradizione e la ricetta per realizzarlo in casa!
Dove Mangiare le crocchè?
1)Friggitoria Chilluzzo ( Piazza della Kalsa, 11)
E’ una delle friggitorie “storiche della città”, aperta dal 1943, immersa nel cuore di Palermo, a pochi passi dal Foro Italico e nella cornice di “Piazza Kalsa”.
Da provare il panino con Panelle e Crocchè
2)’Nni Franco U’Vastiddaru (Via Vittorio Emanuele, 102)
Un posto rustico dove sedersi nella saletta o mangiare in piedi tutte le sfizioserie i panini con la “meusa” (milza), panelle, arancine e ovviamente le crocchè.
Ingredienti:
1 kg di Patate vecchie
sale q.b.
pepe q.b.
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
abbondante olio per friggere
Procedimento:
Bollite le patate con tutta la buccia in acqua salata, scolatele e lasciatele raffreddare. Sbucciatele e lasciatele riposare un giorno intero. Schiacciatele accuratamente ottenendo una purea omogenea.
Salate, pepate e unite il prezzemolo tritato oppure la menta fresca.
Ungetevi le mani con dell’olio d’oliva e poi prelevate una piccola quantità di composto, formando le crocchè dando loro la forma allungata.
Friggetele in olio bollente e profondo.
Vi consiglio di provarne a friggere una, prima di continuare la frittura delle altre, se si dovesse aprire oppure assorbire troppo olio rimanendo molle aggiungete 2-3 cucchiai di farina. Purtoppo (o per fortuna) solo le friggitorie Palermitane hanno il segreto per non farle aprire mai, anche senza farina!
Martina Maggiordomo – Palermo Post