Con una sentenza emessa dalla Corte di Cassazione, è stata confermata la condanna a 30 anni di carcere per Loredana Graziano, la donna che uccise il marito Sebastiano Rosella Musico nel 2019 a Termini Imerese.
La Cassazione ha respinto il ricorso della donna che, avendo un figlio piccolo, rimane per il momento agli arresti domiciliari. La misura cautelare nei confronti della donna sarà rivalutata al compimento dei tre anni da parte del bambino.
La 37enne Loredana Graziano venne accusata 4 anni fa di avere ucciso il marito Sebastiano Rosella Musico di 40 anni, che a Termini Imerese svolgeva il lavoro di pizzaiolo.
Le indagini condotte dai carabinieri e l’autopsia eseguita sul corpo dell’uomo accertarono che venne avvelenato con la somministrazione di cianuro e di un anticoagulante, il Coumadin.
Le attività investigative erano state riaperte a seguito delle dichiarazioni dell’ex amante e compagno della donna, che aveva riferito agli inquirenti la confessione fornitagli da Loredana Graziano di essere stata lei stessa ad avere avvelenato il marito.
A spingerla a commettere il gesto, sarebbe stata la voglia di cambiare vita, e il desiderio di maternità, come emergeva anche da numerose intercettazioni delle sue conversazioni telefoniche.
Loredana Graziano è stata interdetta in perpetuo dai pubblici uffici, e sospesa dall’esercizio della responsabilità genitoriale per tutta la durata della pena.
Alla condanna si aggiunge, inoltre, il pagamento di una provvisionale esecutiva di 140.000 euro a favore dei familiari della vittima che si sono costituiti in giudizio assistiti dagli avvocati Salvatore Sansone e Provvidenza Di Lisi.
Il risarcimento sarà stabilito con un nuovo processo in sede civile.
Nella foto in evidenza: Il Palazzo di Giustizia a Roma, sede della Corte Suprema di Cassazione