L’aumento del prezzo del carburante sta preoccupando anche il Ministro della Transizione Ecologica Cingolani. Attualmente, infatti, il carburante è diventato un prezioso possedimento per ricchi.
La guerra fra Russia e Ucraina ha costretto ad un cambiamento economico ancora in pieno svolgimento ma gli effetti si stanno incominciando a sentire. Uno di questi, appunto, l’aumento fino all’inversosimile del prezzo dei carburanti. Cingolani ha emesso un verdetto molto duro al riguardo, definendo tale ascesa vertiginosa come immotivata sotto il punto di vista tecnico. Il Ministro, infatti, ha dichiarato che si impegnerà in una lotta insieme all’Unione Europea e ha proposto qualche soluzione. Peccato però che di fatto i prezzi continuano a salire.
Cingolani per carburante a prezzo equo
Il Ministro ha definito l’impennata dei prezzi una truffa nei confronti degli Italiani. Nel frattempo, però, la situazione è talmente grave che i distributori con i prezzi più bassi devono chiudere prima perchè finiscono il materiale. O, peggio ancora, devono intervenire i Carabinieri come a Padova, per controllare una coda infinita presso un benzinaio. E i prezzi rimangono esorbitanti.
Non si possono cambiare le fonti velocemente. Per fare fronte a questo, Cingolani ha pensato di sfruttare al massimo i giacimenti di gas esistenti.
Inoltre, si fa largo la proposta di imporre un tetto massimo all’aumento del carburante come Unione Europea, in quanto un singolo stato da solo non potrebbe farlo. Se siete curiosi di conoscere l’entità della proposta a livello pratico, si tratta di 80 euro al megawatt all’ora: il doppio di quanto pagavamo un anno fa.
“Ritocco” delle tasse ad aprile?
Sappiamo, però, che l’Italia potrebbe fare qualcosa. All’interno del costo di un litro di carburante, infatti, noi paghiamo ancora i “contributi” per fare fronte a terremoti ed altre emergenze avvenute più di cinquant’anni fa. Non sarebbe il caso di liberarcene?
Il Ministro, inoltre, ha deciso di ritoccare le odiate tasse, in quanto la guerra rende possibile farlo già ad aprile. Si fa largo quindi la storica proposta di eliminare finalmente le accise, alleggerendo il prezzo di benzina e gasolio di circa 15 centesimi al litro.
Quelle di Cingolani per abbassare i costi del carburante sono belle iniziative. Quello che ci chiediamo però è quanto repentinamente saranno effettuate, se lo saranno e soprattutto: saranno sufficienti?
Silvia Giorgi – Palermo Post