Caro Bollette: l’Amministrazione Comunale di Bagheria il 7 novembre incontrerà le forze dell’ordine, le parti sociali, ed il comitato cittadino, organizzatore della manifestazione del 4 ottobre
Caro Bollette a Bagheria – Nella giornata di lunedì 7 novembre l’Amministrazione Comunale di Bagheria, rappresentata dal Sindaco Filippo Maria Tripoli e dall’Assessore alle Politiche Sociali e della Famiglia Emanuele Tornatore, incontrerà le forze dell’ordine, le parti sociali, ed il comitato cittadino, organizzatore della manifestazione del 4 ottobre contro il caro bollette.
L’incontro è finalizzato alla ricerca di una soluzione da mettere in atto per scongiurare gli esiti più preoccupanti dell’aumento dei prezzi dell’energia, triste fenomeno a causa del quale numerose aziende rischiano di chiudere la propria attività, andando a determinare di conseguenza la perdita di moltissimi posti di lavoro; una situazione che sta mettendo in serie difficoltà diversi settori commerciali in tutta Italia.
L’esempio, purtroppo concreto, di una situazione allarmante dovuta al caro bollette di cui la comunità bagherese è testimone, si può notare nell’invio di una fattura per la fornitura di energia elettrica alla storica gelateria “Anni 20”, dall’importo esorbitante di ben 60.000 euro.
Nella prima mattinata del 7 novembre, l’amministrazione comunale bagherese incontrerà alle 9.30 i rappresentanti delle forze dell’ordine cittadine.
In seguito sarà la vota delle parti sociali fra rappresentanti aziendali, organizzazioni sindacali, e sociali, ed infine a mezzogiorno si svolgerà un incontro con il comitato organizzatore della manifestazione dello scorso 4 ottobre contro il Caro Bollette, composto dai rappresentanti di varie attività commerciali presenti a Bagheria.
«È nostro dovere stare accanto alle famiglie e ai lavoratori che a causa del caro energia si ritrovano a vivere periodi di incertezza» – emerge da una nota dell’amministrazione Comunale di Bagheria – «La situazione è davvero grave , siamo in attesa di una decretazione del Governo. Intanto noi abbiamo mandato un nostro documento al Prefetto e al presidente della Regione Schifani».
Fonte: Ufficio Stampa del Comune di Bagheria.
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