“Attraverso la mia finestra, scorci di cielo e ventate di poesia”, opera prima di Fabiana Mazzurco

Antonio Catalfio
da Antonio Catalfio
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“La poesia è una grande distrazione dal dolore, dalle cose pesanti della vita. La poesia è anche una catena, ma una catena di fiori.”

Alda Merini

Una nuova raccolte di poesie donata ai lettori attenti ed avidi di suadente sensibilità: é l’opera prima di Fabiana Mazzurco “Attraverso la mia finestra, scorci di cielo e ventate di poesia”, Youcanprint Lecce, pagine 83, 10 euro, con una prefazione di Rita Speciale e illustrazioni di Antonio Ferraguto. L’opera sarà presentata il 4 giugno, alle ore 17:00 al circolo Arcipasol di Partinico con gli interventi dell’autrice e  di Rita Speciale, modera l’incontro Alba Petruso. A seguire, con data in via di definizione, al Castello La Grua – Talamanca di Carini. Fare il poeta, è un atto di coraggio e la scansione materiale degli eventi che attraversiamo nella nostra vacua quotidianità ci fa capire quanto ci sia bisogno ancora di poesia, e di quegli animi sensibili che sono i poeti, disposti a mettere a nudo la propria sensibilità e a scuoterla attraverso gli angoli più reconditi dell’anima, quell’anima che tentiamo a volte di lasciare sopìta ma che, sempre e dovunque ci parla.

“La nostra anima ci parla, la mia non sta mai zitta…”

Pagina dopo pagina, verso dopo verso, il susseguirsi dei componimenti di Fabiana Mazzurco ci prendono per mano in quella visione onirica in cui la semplicità apparente delle cose, i diversi suoni che emana, attraverso il verso si dipanano nella molteplicità dei colori che la natura ci offre.  L’autrice, alternando sentimenti d’amore e di disincantata illusione verso molteplici aspetti della realtà, manifesta la propria incertezza, i propri dubbi e le proprie certezze cui deve far fronte nel momento stesso in cui si ferma a pensare.  Ed è proprio dal titolo che dobbiamo partire per comprendere la poetica di Mazzurco: la finestra è uno spazio etereo di separazione verso il mondo esterno, ed ecco che la poesia è il vettore che oltrepassando ogni confine ci porta nell’universo del poeta. Superato lo spazio poetico la delicatezza del verso diventa forza irruente, è così che l’amore non può che avere il “voglio” e non il “vorrei”:

“Voglio un amore che mi travolga, che mi faccia ridere a crepapelle, che mi cerchi sempre con lo sguardo quando siamo in mezzo agli altri, che mi sorrida sempre. Voglio un amore che mi riempia l’anima con una passione dirompente che non trovi quiete, se non in un serrato abbraccio. attraverso il quale i cuori possano battere simultaneamente”

I versi dell’autrice hanno il raro pregio del linguaggio non artatamente ricercato, ma potentemente evocativo, sono i pensieri che nascono nell’aria e vengono catturati da una penna, da una matita, da un colore e da un foglio bianco che attende di farsi colore anch’esso.

Quando è nata l’idea di raccogliere i tuoi scritti e farne una pubblicazione?

“L’idea che ciò che avevo scritto potesse diventare un libro è arrivata quando mi sono resa conto che le mie poesie erano nate da un’esigenza di comunicare, di condividere e in qualche modo di trovare una connessione con gli altri. Pensare che ciò che vedo ‘attraverso la mia finestra’ potesse diventare un libro da sfogliare e magari che in certi pensieri ci si potesse riconoscere mi ha entusiasmato, facendomi superare la paura di espormi”.

Quali gli autori che ti hanno accompagnato nel tuo percorso poetico?

“Leggere poesie mi ha, da sempre, trasmesso emozione. Sin dai tempi di scuola adoravo leggere e recitare le poesie degli autori classici in particolare Leopardi e Foscolo. Poi ho scoperto autori stranieri come Shakespeare, Neruda, Rilke. E poi mi sono lasciata incantare dall’ immensità di Alda Merini”.

Fabiana Mazzurco è nata a Partinico il 3 febbraio 1980. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze dell’Educazione e in Scienze della Formazione Primaria si abilita all’insegnamento degli alunni in condizione di handicap. Insegna al’Istituto Comprensivo Calderone di Carini. Da sempre affascinata dalla forza travolgente delle parole di grandi poeti, da Shakespeare alla Merini, si ritrova , durante il periodo del lockdown, a scoprire l’esigenza di tradurre in parole pensieri ed emozioni. “Attraverso la mia finestra” è la sua prima raccolta di poesie.

Antonio Catalfio – Palermo Post

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