I commercianti e gli imprenditori vittime di estorsione, che hanno avuto il coraggio di denunciare, hanno donato i soldi per ampliare e migliorare l’area giochi di piazza Magione creata nel 2016, nel cuore del quartiere della Kalsa a Palermo. I ragazzi che hanno avuto problemi con la giustizia e sono impegnati in percorsi riparativi si occupano della sua manutenzione.
Una nuova iniziativa di Addiopizzo si fa carico di cucire delicate ferite sociali della città con percorsi di inclusione sociale e di rigenerazione urbana. «Oggi allarghiamo un’area giochi con due nuovi spazi ludici realizzati grazie alle donazioni di alcuni commercianti e imprenditori che hanno trovato la forza e il coraggio di opporsi al racket delle estorsioni – dice Daniele Marannano di Addiopizzo. – Ma la novità è che in questo nuovo intervento di rigenerazione urbana ce ne prendiamo cura con la manutenzione effettuata da un gruppo di ragazzi e adulti che provengono dal circuito penale.
Siamo convinti – continua Marannano – che occorra risanare le sacche di degrado, di incuria e di povertà che alimentano fenomeni di devianza e di illegalità diffusa. E per farlo mettiamo insieme vittime e anche chi ha commesso degli errori e vuole riscattarsi».
L’obiettivo è combattere povertà economica ed educativa, da sempre terreno fertile per l’illegalità, coinvolgendo e responsabilizzando i giovani provenienti dal circuito penale, in carico all’Ufficio di servizio sociale per i minorenni di Palermo, e impegnati ora in percorsi di giustizia riparativa. A loro sono affidate le opere di manutenzione di questo spazio così da riappropriarsi del bene comune ma anche del loro destino.
Il progetto è realizzato in collaborazione con diverse cooperative e associazioni, e il contributo determinante del mondo della scuola, con la convinzione che a educare i bambini, i ragazzi e un’intera comunità siano anche il territorio, una piazza, il modo stesso in cui le cose vengono fatte.
«A piazza Magione – si legge in una nota di Addiopizzo – da molti anni investiamo l’impegno di volontari e le donazioni di privati cittadini per rendere lo spazio inclusivo e accogliente. Uno spazio di socialità che non sia più luogo di degrado e abbandono bensì di aggregazione e diritti. Da qui l’area giochi realizzata nel 2016 dopo un percorso di progettazione partecipata che ci ha visti coinvolti con residenti, associazioni, commercianti del quartiere e l’Istituto comprensivo Rita Borsellino. Sono state svolte attività e iniziative di inclusione sociale, ma è stata anche rifatta la strada davanti alla scuola Ferrara con un ulteriore spazio ludico nel 2019, anche questo grazie alle donazioni di tanti cittadini. Tutto questo però non può essere sufficiente se la pulizia e la cura di piazza Magione da parte del Comune di Palermo non vengono rilanciate, come sta accadendo nelle ultime tre settimane, dando loro continuità per superare le condizioni di incuria che hanno caratterizzato tale spazio negli ultimi anni».
Le donazioni sono arrivate da dieci imprenditori e commercianti di Palermo che si sono opposti al racket in questi ultimi anni. A permettere l’acquisto e l’installazione dei nuovi giochi di piazza Magione, con il loro contributo economico, sono stati Antonio, Marcello e Roberto Cottone de La Braciera, Antonino Arnone di Siess srl, Demetrio e Angelo Zangaloro di Zangaloro carni, l’imprenditore edile Giuseppe La Fiora di La Fiora Giuseppe Costruzione srl, Fabrizio Giacalone della Palma Nana, Gaetano Rubino di Lvs Group srl, Giovanni Sala di Sala srl, Gregory Bongiorno di Agesp spa e Giuseppe Todaro di Sudgel Service srl.
Partner dell’iniziativa sono anche la cooperativa Rigenerazioni Onlus e l’associazione Lisca Bianca, oltre alla cooperativa Palma Nana e l’Istituto comprensivo Rita Borsellino impegnati nel progetto “Sport popolare in spazio pubblico”, sostenuto da Fondazione con il sud.