Ancora una volta, presso il quartiere Zen di Palermo, è stato colpito l’Istituto Giovanni Falcone e nessuno sembra essersi accorto di nulla. Durante la notte, infatti, dei vandali hanno distrutto l’impianto di amplificazione e la strumentazione digitale di supporto.
L’assessore all’istruzione del Comune di Palermo, Aristide Tamajo, ha dichiarato: “Un vile e immotivato atto che offende la comunità scolastica del territorio. Evidentemente molto ancora deve essere fatto sul fronte della sicurezza da parte delle istituzioni per rendere le scuole degli edifici sicuri e al riparo da vandalismi, come quello appena avvenuto. Cercheremo di valutare, insieme alla dirigente scolastica Daniela Lo Verde possibili soluzioni per contenere i danni causati all’istituto prima dell’avvio dell’anno scolastico”. Seguono le parole del Sindaco di Palermo, Roberto Lagalla: “Conosciamo le difficoltà del quartiere e soprattutto l’impegno quotidiano profuso dalla dirigente scolastica e da tutto il corpo docente che rappresentano un punto di riferimento per le tante famiglie del quartiere. Come sindaco di Palermo, nell’esprimere sincera vicinanza alla dirigente, rinnovo l’impegno di questa amministrazione per la scuola e la sicurezza degli edifici, aspetto sul quale stiamo già lavorando con le aziende del Comune.”
Il segretario generale CISL Palermo Trapani -Leonardo Piana- e il segretario generale CISL Scuola Palermo Trapani -Vito Cassata- hanno aggiunto: “Colpire per l’ennesima volta una scuola, in particolare, in questo caso, un presidio strategico in un quartiere difficile come lo Zen, è colpire al cuore di tutta la comunità educativa di Palermo. Siamo vicini alla preside, a tutto il personale e agli alunni dell’istituto Giovanni Falcone, che hanno il diritto di tornare nelle prossime settimane in una scuola dotata e attrezzata adeguatamente. A quanto pare il clima di tensione e gli atti vandalici che si susseguono nel nostro territorio, non risparmiano nemmeno le istituzioni scolastiche. Ci auguriamo vengano individuati i responsabili, serve maggiore impegno per la sicurezza delle scuole della città e ancor più delle zone periferiche. Condanniamo questi episodi gravi che sottraggono strumenti fondamentali per gli studenti e che sono strategici anche per la mission educativa della scuola”.
Marialessandra Cimò – Palermo Post