Proprio in queste ore gli uffici del Ministero dell’Istruzione guidato da Patrizio Bianchi hanno reso pubbliche le assegnazioni alle regioni dei vincitori del concorso dirigenti scolastici del 2017, come fa sapere l’Associazione nazionale presidi. E al numero 2544 compare un nome abbastanza noto nel mondo della scuola: quello dell’ex ministra della Pubblica Istruzione Lucia Azzolina.
Autrice di una prova al di sopra della sufficienza, come mostra il documento pubblicato da La Repubblica, l’ex ministra siracusana diventa quindi preside con un punteggio allo scritto di 80,5 su 100 e lo fa nella sua Sicilia, regione che aveva indicato per l’incarico. Nonostante abbia insegnato Lettere, prima da precaria e poi di ruolo, in un istituto di istruzione superiore di Biella.
Da ministra alla Pubblica Istruzione a preside in Sicilia
Lucia Azzolina aveva iniziato a studiare per questa prova quando non era ancora deputata, sostenendo poi l’esame orale (per ovvie ragioni legate ai tempi della macchina burocratica) quando era già stata eletta alla Camera nelle fila del Movimento 5 Stelle ma non era ancora sottosegretario alla Pubblica Istruzione.
Nell’estate del 2020, però, proprio il ministero da lei guidato aveva autorizzato l’assunzione di oltre 400 nuovi presidi. Una scelta che aveva scatenato non poche polemiche politiche da parte degli avversari: «Vergognoso, Azzolina stabilizza se stessa, cosa sarebbe successo se lo avessi fatto io? È come se io da ministro dell’Interno mi fossi assunto come vigile del fuoco», tuonò ai tempi il leader della Lega Matteo Salvini, aggiungendo che per quanto «legalmente ineccepibile» a suo avviso era comunque «inopportuno, imbarazzante e vergognoso».
«Non è certo il ministro che può decidere di bloccare o non bloccare una graduatoria, fortunatamente», aveva replicato l’ex ministra, facendo presente di essersi iscritta alle prove del concorso nel 2017 quando era una semplice docente e di avere quindi pieno diritto a farlo.
Al di là delle polemiche politiche, il concorso 2017 non è stato particolarmente fortunato, dal momento che, come spesso accade, è stato anche oggetto di ricorsi al Tribunale amministrativo regionale e al Consiglio di Stato, con accuse alla commissione di aver corretto le prove in modo arbitrario e la denuncia dell’assenza di vigilanza durante lo svolgimento dei test.
A gennaio di quest’anno, però, il Consiglio di Stato ha messo fine alle rimostranze, stabilendo la regolarità della procedura concorsuale. Nulla di fatto, quindi, per i ricorrenti e via libera per il Ministero per sbloccare le assunzioni, compresa quella di Lucia Azzolina.
Un incarico che l’ex ministra accetterà, restando comunque in aspettativa per mandato parlamentare. Il contratto di quello che «era uno dei sogni» della sua vita e «coronamento della sua carriera» sarà firmato a fine agosto.
Claudia Rizzo – Palermo Post
forse e’ meglio.
Anche se solo Preside.
Visto il governo Draghi sento davvero la mancanza di quello precedente o di figure di quello precedente.
Ma che almeno si possa sperare di liberare la Sicilia da Musumeci e dal CDX..
Dopotutto, anche la Liberazione, inizio’ proprio dalla Sicilia