Terrasini (PA), 29 Gennaio 2025 – Maxi operazione a Terrasini contro la commercializzazione illegale di prodotti ittici: la Guardia Costiera, in collaborazione con il personale dell’Asp, ha sequestrato circa 1.225 chili di pesce irregolare in tre diversi esercizi commerciali. Di questi, ben 975 chili sono stati trovati in un solo esercizio, all’interno di un frigo non autorizzato. L’intervento di Terrasini, che si inserisce in una più ampia attività di controllo sul territorio palermitano, evidenzia l’importanza della vigilanza sulla filiera ittica per garantire la sicurezza alimentare e il rispetto delle normative igienico-sanitarie. Un duro colpo al commercio illegale che mette a rischio la salute dei consumatori e danneggia gli operatori onesti del settore.
Terrasini, Blitz in Tre Esercizi Commerciali: Sequestri e Sanzioni. Un Frigorifero Senza Autorizzazione
I militari del 12° Centro di controllo area pesca della Capitaneria di Porto di Palermo, insieme al personale dell’Asp, hanno passato al setaccio tre attività commerciali a Terrasini. Nel mirino sono finiti due esercizi, dove sono stati rinvenuti circa 450 chili di seppie congelate giudicate non conformi alle norme igienico-sanitarie. Il prodotto è stato immediatamente sottoposto a fermo amministrativo, in attesa delle verifiche da parte del personale dell’Asp di Carini che ne determinerà l’eventuale distruzione. Ma il colpo più grosso è stato messo a segno in una terza attività commerciale: qui, all’interno di un frigorifero privo della prescritta autorizzazione sanitaria, erano stoccati ben 975 chili di prodotto ittico vario, a cui si aggiungono altri 250 chili privi di qualsiasi etichettatura. Un quantitativo enorme, sequestrato, che fa ipotizzare un traffico illecito di vaste proporzioni e che porta il totale del pesce irregolare trovato a Terrasini a circa 1.225 chili.
Palermo, Controlli in Ristoranti e Pescherie: Sanzioni per 60.000 Euro e 250 Chili di Pesce Distrutti
L’operazione di Terrasini si inserisce in una più vasta azione di controllo condotta dalla Guardia Costiera su tutto il territorio palermitano. Negli scorsi giorni, quattro ristoranti e una pescheria di Palermo sono stati ispezionati, con esiti altrettanto preoccupanti. In tutti i casi è stata contestata la mancata tracciabilità dei prodotti ittici. Le sanzioni amministrative elevate ammontano complessivamente a 60.000 euro, a testimonianza della gravità delle irregolarità riscontrate. 250 chili di pesce di varie specie, tra cui specie pregiate e di importazione, sono stati dichiarati non idonei al consumo umano e quindi avviati alla distruzione, tramite ditte specializzate.
Un’Azione Necessaria a Tutela dei Consumatori e degli Operatori Onesti: Tolleranza Zero Contro le Irregolarità
I controlli a tappeto effettuati dalla Guardia Costiera rappresentano un’azione fondamentale per la tutela della salute pubblica e per la salvaguardia degli operatori onesti del settore ittico. La commercializzazione di pesce non tracciato, mal conservato o addirittura non idoneo al consumo umano costituisce un grave rischio per i consumatori, oltre a rappresentare una forma di concorrenza sleale nei confronti di chi opera nel rispetto delle regole. L’operazione di Terrasini, con il maxi sequestro di oltre una tonnellata di pesce irregolare, lancia un segnale forte e chiaro: la Guardia Costiera è in prima linea per garantire la sicurezza alimentare e il rispetto delle normative sulla filiera ittica, con tolleranza zero verso le irregolarità. Un impegno costante che proseguirà nei prossimi mesi, a tutela di tutti i cittadini e degli operatori che lavorano con onestà e trasparenza. La speranza è che questi controlli, e le sanzioni che ne conseguono, possano fungere da deterrente, scoraggiando pratiche illegali e promuovendo una maggiore attenzione alla qualità e alla sicurezza dei prodotti ittici commercializzati.