Dal 7 maggio al 10 maggio, dalle ore 9 alle ore 20, la Fondazione Sant’Elia presenta la mostra fotografica di Aljoscha, uno dei maggiori visual artist contemporanei ucraini. L’artista il 22 febbraio 2022 si è esibito in una performance nel cuore della capitale ucraina, Kiev, di fronte al monumento di epoca sovietica innalzato per celebrare la vittoria dell’esercito russo contro il regime di Adolph Hitler. L’uomo completamente nudo davanti al monumento ha così denunciato la follia della guerra tenendo fra le mani due composizioni astratte. Le due “forme” sono simbolo del bioismo, di cui è sostenitore e con cui promuove il rispetto per qualsiasi forma vivente su questa Terra e promuove l’idea di estendere la vita agli esseri non viventi. L’artista ha affermato: “Non potevo che essere nudo davanti a un monumento così marziale, imponente e violento come questo, alla cui base ci sono anche dei carrarmati. Nudo della mia fragilità di uomo e inerme come sono le persone sulle quali oggi si spara.”
Il fulcro della mostra di Aljoscha, che si terrà presso la Cavallerizza di Palazzo Sant’Elia, sarà l’esibizione avvenuta nel cuore della città di Kiev pronta a protestare contro il sopravvento della follia e testimone di come lo stesso artista afferma: “Qualsiasi tipo di ideologia umana è violenta”. Una volta contatto dal Sovrintendente della Fondazione Sant’Elia, Antonino Ticali, Aljoscha ha inviato i file delle immagini della performance e diffuso l’invito della Fondazione ad accogliere gli artisti ucraini in fuga dalla guerra in una delle due residenze realizzate all’interno di Palazzo Sant’Elia. Il sindaco Orlando ha dichiarato: “L’accoglienza da parte della Città e della Città Metropolitana di Palermo di quanti stanno fuggendo dall’inferno ucraino non si ferma. Nel tempo difficile che stiamo vivendo la pace si collega, oggi più che mai, alla vita che costituisce il diritto dei diritti degli esseri umani e che s’intreccia con la mobilità internazionale che non può essere violata da insulse leggi da parte degli Stati. Palermo continua a dare, con azioni concrete, un forte segnale all’Europa accogliendo quanti scappano dalla guerra.”
Marialessandra Cimò – Palermo Post