Sangue e sudore chiedevano gli ultras rosanero prima del match contro il Pisa e nonostante tutto non hanno smesso un solo istante di sostenere la squadra. E tutto sommato ieri sul piano dell’impegno si è visto qualche passo avanti, ma con l’atteggiamento di chi si è già arreso a vegetare nelle parti basse della classifica. Corini dopo aver convinto tutti noi che lui e i suoi uomini valgono una B stentata, evidentemente ha convinto anche i calciatori di non essere niente più che mediocri professionisti, che “forse” possono salvarsi.
In tanti anni non si era mai visto un allenatore così poco ambizioso, neanche mister X Veneranda si dipingeva già sconfitto. Eppure i presupposti erano ben altri. Far parte di una grande corporation del pallone aveva generato entusiasmi, forse troppi, anche se qualcuno in tempi non sospetti qualche dubbio tra fiumi di critiche lo aveva pure sollevato. Perché se il pesce puzza comincia a farlo proprio dalla testa e che ci siano problemi nell’asset societario si era capito, malgrado lo sforzo da “marketer” del buon Mirri.
La gestione societaria è stata un disastro dal Me ne vado, resto, anzi me ne vado di Baldini non si è più capito chi prende le decisioni e quali sono i progetti del City Football Group per il Palermo. Un mercato fatto di fretta e senza programmazione, un allenatore modesto ed ambizioni fin da subito ridimensionate, ma con la promessa di un futuro migliore grazie a progetti ambiziosi.
A che punto sono i progetti che dovrebbero consolidare il futuro di questa società? Ad oggi il centro sportivo è andato avanti solo per la parte che compete all’amministrazione comunale di Torretta, i lavori a carico del Palermo FC non accennano neanche ad iniziare. Lo stadio Barbera, fatiscente e non adeguato alla Città continua ad essere in condizioni pietose, persino il manto erboso, senza essere curato da nessuno, sta dicendo addio alle vane promesse. E lo Sceicco? Ogni tanto arriva a Palermo qualche dirigente del City Group a far cosa non si sa.
Corini con tutta la sua mediocrità e Rinaudo con tutta la sua inesperienza restano alla guida, mentre la squadra piomba nel baratro e di futuro non c’è traccia. Il popolo palermitano, che non ha mai brillato per pazienza, resta ancora miracolosamente attaccato a questo sogno, ma quanto durerà senza un minimo di risultati e progettualità? Persino della trasparenza venduta urbi et orbi da Mirri non c’è più traccia, andiamo tutti per ipotesi con l’ottimismo della volontà, mentre la realtà ci dice che siamo diciassettesimi in classifica.