«Gli agricoltori e gli allevatori siciliani non ce la fanno più». A sostenerlo è la Coldiretti che ha promosso per domani delle manifestazioni contro il ‘caro prezzi’, così da «salvare l’agroalimentare Made in Italy e difendere l’economia, il lavoro e il territorio».
Che i prezzi per le famiglie siano alle stelle è noto, come si evince dalle bollette che nelle ultime settimane gli utenti dei social hanno postato per metterle a paragone con quelle dello scorso anno, così come dai manifesti che sono apparsi in tutta Italia con la frase “Da piccolo avevo paura del buio, adesso dopo l’ultima bolletta ho paura della luce”.
Quello che però forse non si sa, ci tiene a precisare Coldiretti, è che «i compensi riconosciuti agli agricoltori e allevatori non riescono neanche a coprire i costi di produzione, con il balzo dei beni energetici che si trasferisce a valanga sui bilanci delle imprese agricole costrette a vendere sottocosto».
Una problema, questo, che riguarda tutte le filiere a partire dalla zootecnia, tra le più colpite dalla pandemia e dalle speculazioni sul latte che ne sono scaturite, fino ad arrivare all’ortofrutta e al florovivaismo, senza dimenticare gli agriturismi.
Una situazione insostenibile perché mette a rischio, in modo sempre più concreto, «le forniture alimentari del Paese garantite da quelle 740mila imprese agricole che non hanno mai smesso di lavorare durante la pandemia ma che adesso sono strozzate dalle speculazioni».
Per questo decine di migliaia di allevatori e agricoltori della Coldiretti non ci stanno e, in contemporanea in diverse regioni d’Italia, domani lasceranno la campagna per un giorno per invadere pacificamente le città con trattori e animali al seguito.
Le iniziative, a partire dalle 9:00, si svolgeranno davanti alle Prefetture: a Palermo in via Cavour, a Caltanissetta in viale Regina Margherita, ad Agrigento in Piazzale Vittorio Emanuele, a Ragusa in Piazza Matteotti, a Enna in Piazza Giuseppe Garibaldi, a Trapani in Piazzale Vittorio Veneto.
Non mancheranno, specificano, «azioni eclatanti a sostegno delle proposte della Coldiretti per garantire il giusto prezzo con la lotta alle speculazioni, assicurare liquidità alle imprese e sbloccare gli interventi per il settore fermati dalla burocrazia ma anche i progetti concreti per cogliere le opportunità che vengono dall’agricoltura con le fonti energetiche rinnovabili, dal biogas al fotovoltaico sui tetti di aziende e stalle».
Alla protesta degli agricoltori e allevatori si uniranno anche alcuni sindaci siciliani e altri rappresentanti istituzionali. L’iniziativadella Coldiretti, infatti, è stata preceduta anche da incontri con i capigruppo dell’Assemblea Regionale Siciliana.
Claudia Rizzo – Palermo Post