Complice la cattiva gestione della transizione dalla società dal presidente Mirri al City Football Group, che ha portato ad un inizio di campionato disastroso, gli entusiasmi di rivedere il Palermo nel calcio che conta sembravano sopiti fino a questo Palermo Reggina. Poi si sa, quando i risultati non arrivano, in una piazza passionale, ma anche estremamente divisa, come quella palermitana è davvero difficile risalire la china.
Eppure dalla visita di Roel de Vries, che non poteva essere una semplice passeggiata, il Palermo non ne ha più sbagliata una. Prima il cambio di modulo, poi le cessioni per armonizzare lo spogliatoio, l’arrivo di Bigon e un mercato con i botti ed ecco arrivare 8 risultati utili consecutivi, ma anche il gioco e finalmente l’entusiasmo del Barbera che per Palermo Reggina sarà di nuovo pieno.
Oggi comincia la prima di 5 partite che daranno l’esatta misura di dove il Palermo potrà arrivare già dal primo anno di gestione City Group. Così in città si ricomincia a Parlare della squadra, al bar, mentre prendi il caffè torni a sentire “si ho preso i biglietti domenica vado allo stadio”. Un clima nettamente migliorato attorno all’undici di Corini, che ha il merito di aver saputo cambiare idea in corsa, abbandonando il suo credo calcistico per adattare l’idea di gioco ai calciatori a disposizione.
Adesso, a poche ore da Palermo Reggina, sembrano esserci tutti gli ingredienti per preparare una seconda grande impresa. Sono arrivati calciatori che hanno fatto salire i valori della rosa, sono andati via coloro che rompevano lo spogliatoio, la gente torna allo stadio e il City Football Group ha dimostrato che se c’è da investire non si tira indietro.
Palermo Reggina allora diventa il punto di non ritorno, abbandonato l’inutile e dannoso eccesso di modestia, i ragazzi di Corini da oggi possono cominciare una cavalcata che scolpirà i loro nomi nella storia del club, oppure finire l’anno di transizione avendo svolto il compitino della salvezza da “neopromossa”. Per noi tifosi, che non ci accontentiamo mai, ultrà, criticoni, innamorati di Mirri o di Zamparini, faccioli o sempre fedeli, il compito di fare tremare le gambe a chi viene ad affrontarci al Barbera.



