In questi giorni è a Palermo il chief operating officer del City Group, Roel De Vries, ex guru del marketing della Nissan. Il dirigente è arrivato direttamente dall’Inghilterra e dopo aver visitato il Renzo Barbera si è incontrato con la dirigenza rosanero. La sua presenza è stata interpretata dai più come un segnale di vicinanza della società in un momento di particolare difficoltà del Palermo. Dopo aver riconfermato Corini alla guida tecnica della squadra, scelta che ormai appare incomprensibile sia a tifosi che agli addetti ai lavori.
Noi dubitiamo che sia questo il motivo per cui si scomodi il vertice organizzativo del gruppo. A due giorni dall’ennesimo scontro da ultima spiaggia, contro il Benevento, il sentimento che emerge in città è di assoluta rassegnazione, non serve una sfera di cristallo per immaginare quale sarà il destino con Corini al comando: si andrà dritti verso la retrocessione. Insomma sono bastati sei mesi per spegnere tutto l’entusiasmo e tornare a vedere il Barbera deserto.
Roel De Vries,però, non ha un ruolo qualsiasi nel City Footaball Group, non si occupa di campo e non fa passerella, il suo compito è quello di chi deve ottimizzare la struttura organizzativa e l’impiego delle risorse umane. Perché è chiaro che un disastro di questa portata non può essere attribuito al solo tecnico, sebbene sia oggettivamente tra i peggiori di questa serie B. È proprio l’intera gestione del post promozione che non ha funzionato.
Dall’estremismo Baldiniano del non si cambia niente, si è passati a quello Coriniano del si deve cambiare tutto, con una compagine societaria mista ed inadeguata. Da un lato Mirri e Rinaudo nel pallone e dall’altro Gardini e Zavagno più confusi che persuasi. Ne è derivato un mercato fatto a casaccio e uno spogliatoio che fin dalla prima partita si è mostrato privo di collante.
Le colpe tecniche sono tante è innegabile, ma immaginiamo e forse speriamo che la presenza di Roel De Vries significhi l’inizio di una rivoluzione nella gestione societaria perché sarebbe il segnale di cui c’è bisogno, per salvare la stagione e programmare con la giusta calma il futuro.