Nella villetta confiscata alla mafia uno spazio per le donne vittime di violenza
A Carini, su una bene confiscato alla mafia sorgerà “La finestra della legalità”, un centro in cui si svolgeranno attività per contrastare la violenza sulle donne.
Nell’immobile, costituito da una villetta edificata su due piani ubicata in Viale Europa, si prevede di destinare una sala per le attività di gruppo terapia, inoltre, un’altra sala sarà riservata alla didattica, ed una terza sala sarà utilizzata per i colloqui.
Nella villetta si potrà usufruire di una sala d’attesa, una cucina, tre bagni, quattro camere da letto, e una terrazza.
Il progetto è stato finanziato dal Ministero dell’Interno, con un importo complessivo di interventi che ammonta a 1.490.000 di euro, dei quali circa 990.000 serviranno per la realizzazione dei lavori, comprensivi degli oneri di sicurezza che ammontano a 41.880,69 euro.
Sono circa 494.000 le somme a disposizione dell’amministrazione comunale carinese.
La realizzazione dei lavori è stata affidata alla ditta Futur edili costruzioni.
«Qualche anno fa a Carini è avvenuto un femminicidio e purtroppo sono ancora tante le denunce che arrivano per violenze nei confronti delle donne» – ricorda il sindaco di Carini Giovì Monteleone
«Il problema però è attenzionato e il Comune ha scelto di assumere altre due assistenti sociali proprio per cercare di contenere il fenomeno – prosegue il sindaco – Il problema però è culturale perché sono tanti ancora gli uomini che non riescono ad accettare che le donne abbiano autonomia nelle scelte e che continuano a volerle sopraffare» .
«Va fatta un’operazione culturale nelle scuole e in tutti i luoghi di lavoro per cercare di inculcare la cultura dell’uguaglianza. Il ruolo della donna è fondamentale non solo all’interno delle famiglie, ma anche nella società: non è un caso se molte donne che hanno dei ruoli importanti eccellono più degli uomini» – conclude il primo cittadino di Carini.