La serie B, la seconda lega del calcio professionistico italiano, è nel caos, a poco più di un mese dall’inizio del nuovo campionato non si completa il parterre delle venti partecipanti al campionato 2023-24. La Reggina, per una diatriba tra giustizia ordinaria e giustizia sportiva ed a sorpresa anche il Lecco, che avrebbe comunicato in ritardo lo stadio nel quale avrebbe disputato le prime gare di campionato in attesa dell’adeguamento del proprio.
Questa mattina è comparso sulla pagina facebook della società lombarda un secco comunicato che annuncia l’esclusione ed il conseguente ricorso: “Calcio Lecco 1912 comunica di aver ricevuto, nella tarda serata di venerdì 30 giugno 2023, il respingimento dell’iscrizione al campionato di Serie B da parte della Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi della FIGC. La Società presenterà ricorso nelle opportune sedi per far valere le proprie ragioni”.
Ricorso annunciato anche dalla Reggina “Riceviamo ora la comunicazione della Covisoc in merito al respingimento dell’iscrizione della Reggina al campionato di Serie B e la riteniamo non coerente con quanto è stato chiaramente disposto dal tribunale di Reggio Calabria. Presenteremo il nostro ricorso nelle opportune sedi certi che, anche questa volta, potremo dimostrare la correttezza del nostro operato”.
In entrambi i casi quindi si dovranno attendere gli esiti dei ricorsi prima di sapere chi disputerà il prossimo campionato di serie B, ma anche chi farà parte dei tre gironi di lega pro. Un caos causato da una burocrazia esasperante del calcio italiano, come nel caso del Lecco, che in poche ore dopo il playoff avrebbe dovuto produrre la documentazione, senza possibilità di deroga. E causato dall’assurdità di due giurisprudenze differenti che intervengono sulla stessa materia. La Figc, nel caso Reggina, quanto in quello Juventus, ignora il codice civile italiano. Andando ben al di là dell’autonomia dello sport, visto che si parla di interessi milionari attorno all’industria calcistica. Il risultato di questo caos sarà la menomazione del campionato cadetto con squadre sotto giudizio e possibili ripescate impossibilitate ad operare sul mercato.
Questa, come altre vicende, è la testimonianza che il calcio e la figc vanno ricostruiti da zero e non in maniera autonoma.