Un bambino di 14 mesi è stato trasportato d’urgenza da Lampedusa a Palermo in elisoccorso ed è stato ricoverato in terapia intensiva all’ospedale “Di Cristina”. È risultato positivo all’hashish e i medici stanno verificando se sono state danneggiate le cellule cerebrali. Le sue condizioni sono in miglioramento.
È il 17esimo caso dall’inizio del 2022 di bambini ricoverati in ospedale dopo avere avuto un contatto diretto con droghe. La procura per i minorenni diretta da Claudia Caramanna ha aperto un fascicolo d’inchiesta e ha sospeso la potestà genitoriale. Intanto il bambino è stato affidato temporaneamente ai medici e si sta indagando per capire con precisione cosa sia successo.
È allarme in Sicilia. Si tratta di disattenzioni fatali, raccontano le indagini della procura per i minorenni di Palermo, e dietro ci sono storie amare, come quella di un papà che per sbaglio diede alla figlia di tre anni il metadone al posto dello sciroppo per la tosse. Ma basti pensare alle immagini riprese dalle telecamere dei carabinieri, piazzate nelle abitazioni dei pusher allo Sperone, in cui si vedono dei bambini che assistono al taglio e al confezionamento della droga.
Una situazione drammatica di cui la procuratrice Caramanna aveva già parlato alcuni mesi fa. «Siamo preoccupati per questi episodi che riscontriamo sempre più spesso – aveva detto – la disattenzione dei genitori assuntori di droghe può comportare danni gravissimi per i più piccoli». I bambini spesso assumono hashish e cocaina che finiscono per trovare sul tavolo o per terra nelle loro case.
L’allarme lanciato dalla procuratrice ha portato all’adozione di un protocollo per far fronte all’emergenza che coinvolge i vertici degli ospedali ma anche le forze dell’ordine, con l’obiettivo di tutelare le piccole vittime di questi episodi che non riguardano soltanto le periferie o i contesti noti come difficili ma anche il centro benestante della città. Mentre i medici prestano soccorso e cure, i bambini vengono affidati ai direttori sanitari degli ospedali e scattano le perquisizioni nelle abitazioni dove si sono verificati i casi, si mette in moto tutta la rete di una assistenti sociali, psicologi, magistratura e forze dell’ordine.
Al di là delle situazioni di emergenza però c’è il problema enorme della droga a Palermo, con l’età degli assuntori di stupefacenti, come rilevano le ultime statistiche della prefettura, che si è tragicamente abbassata a 12 anni.
«I casi di intossicazione da droga tra i bimbi, spesso piccolissimi – ha detto Maria Lucia Furnari, direttore medico di presidio dell’Ospedale dei Bambini di Palermo – sono senza dubbio aumentati negli ultimi mesi. Ci sono sempre stati, purtroppo, ma adesso vediamo una crescita di situazioni del genere. Prima i casi erano diluiti nel tempo, adesso sono concentrati. Forse il periodo post covid ha portato un aumento di sostanze stupefacenti, ad esempio. Senza dubbio è qualcosa che dobbiamo studiare, capire e combattere».