Nome caldo anche quello dell’ala sinistra belga Jari Vandeputte, tra le rivelazioni dello scorso campionato di Serie B tra le fila del Catanzaro, arrivato ai playoff da neo promosso. Ma sul ventottenne belga si è aperta una vera e propria asta, proprio con il Sassuolo e la Cremonese, che ha spinto il presidente Floriano Noto ad alzare la richiesta per il cartellino del talento belga. In vantaggio pare essere il Palermo, che punta sul giocatore, consapevole della propria forza economica e di poter offrire un progetto tecnico che quest’anno non può che puntare alla promozione diretta nella massima serie.
I Nodi di mercato per De Sanctis
Restano aperti per Morgan De Sanctis il nodo prima punta, con la chiara volontà dell’ex capitano Matteo Brunori di lasciare la Sicilia per giocare in Serie A, ostacolata però dal prezzo fissato dal DS rosanero: chi vuole il centravanti dovrà pagarlo per quello che vale. Questo il messaggio del Direttore Sportivo: Palermo non è una piazza dove si svendono calciatori. Anche tra i pali c’è il nodo da sciogliere, con Pigliacelli che chiede garanzie e Desplanches (portiere titolare dell’Under 21) che ha lasciato intravedere classe e margini di crescita nelle uscite da titolare. Non è detto che tra i due contendenti non spunti un terzo nome a prendersi la porta rosanero.
Intanto Dionisi ha chiesto anche di poter valutare in ritiro Dario Šarić, al rientro dal prestito dopo un’ottima stagione tra le fila dell’Antalyaspor nella massima serie turca, dove ha collezionato 32 presenze e realizzato 3 reti, Samuele Damiani, al rientro dal prestito alla Juventus Next Gen, dove ha disputato 31 partite in Lega Pro e realizzato 5 reti, ed infine il giovane polacco Patryk Peda, centrale in forza alla Spal, con cui ha disputato 23 partite in Lega Pro e messo a segno 3 reti.
Sul fronte delle cessioni, si aspetta l’inizio del mercato per capire come smaltire alcuni esuberi e calciatori in scadenza nel 2025 che non sembrano rientrare nel progetto del duo De Sanctis-Dionisi, che comunque hanno lasciato intendere di poter centrare l’obiettivo promozione senza necessariamente rivoluzionare una rosa che nella prima parte della passata stagione aveva lasciato intravedere forza e solidità.