Una città virtuale progettata in Sicilia: nasce il metaverso dedicato alle aziende

Elena Cicardo
da Elena Cicardo
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Ha progettato una città virtuale nel metaverso, con uffici, negozi e musei, popolata di avatar che, come nella vita reale, si incontrano, socializzano, lavorano. E se l’aspetto della socialità e della condivisione di esperienze è quello chiave all’interno di Meta, il metaverso immaginato da Mark Zuckerber, quello del lavoro e dell’incontro tra aziende, è il fulcro di un nuovo metaverso, ideato a Palermo da Arduino Leone, giovane imprenditore di origini siracusane.

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«Le esperienze di metaverso esistenti, Meta ma anche Sandbox o Roblox, sono focalizzate sugli utenti, e l’intervento delle aziende in questi mondi virtuali è limitato alla mera pubblicità – spiega Arduino Leone. – Il nostro metaverso, invece, è pensato soprattutto per le aziende perché nasce da un bisogno: un’azienda ha l’esigenza di fare rete, di incontrare altre aziende superando le distanze geografiche, di rendere le collaborazioni più facili, di abbattere la burocrazia e i costi che ci sono dietro agli incontri fisici. Il primo approccio, in particolare, è sempre abbastanza faticoso».

Con l’azienda di cui è CEO, la D-Service Italia che opera nel settore informatico e ha sedi operative anche in Svezia, oltre che un hub a Roma, ha messo in piedi un team composto da architetti e designer, ingegneri, programmatori, sistemisti ed esperti di cyber sicurezza, per creare, grazie a una grafica 3D di elevata qualità, un ambiente virtuale quanto più fedele alla realtà, con i quartieri, le piazze e gli uffici personalizzati in base alle esigenze degli imprenditori, arredati di sana pianta in maniera realistica.

«È un metaverso che favorisce gli scambi commerciali e i rapporti business to business – spiega ancora Arduino Leone – in cui portare a compimento il concetto di smart working, superandone i limiti. Le aziende possono acquistare un palazzo e avranno a disposizione uffici confortevoli, abbattendo molti costi rispetto a mondo reale, in cui organizzare meeting e conferenze con livelli di interazione elevati grazie ad avatar che, con la scansione 3D dei volti, rispettano le caratteristiche fisiche degli imprenditori. Inoltre avranno tutto quello che serve ai loro dipendenti in un unico posto, senza dover ricorrere ad applicativi diversi, e funzioni avanzate per gli appuntamenti, con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, per condividere in sicurezza documenti o per la traduzione simultanea in varie lingue».

Il progetto è in fase di beta test ma la Confapi, la Confederazione italiana della piccola e media industria privata, ha sposato l’idea e la Confapi Sicilia, con la lungimiranza della sua presidentessa Dhebora Mirabelli, ha già comprato un’intera piazza, all’interno della città digitale, che diventerà un ambiente attivo soprattutto per la formazione e gli eventi, battezzata “Confapiverso” e destinata ai suoi uffici. Anche Caffè Moak ha già acquistato un palazzo e sono dodici attualmente le aziende che stanno scegliendo dove posizionare i loro palazzi e che avranno già una loro sede virtuale al momento del lancio, previsto per la fine di quest’anno o per l’inizio del prossimo.

Il metaverso dedicato a Confapi Sicilia è stato già presentato lo scorso 12 ottobre a Torrenova, in provincia di Messina, insieme alla Bocconi Business School per il lancio di un nuovo percorso per futuri manager italiani e sabato 15 ottobre c’è stata una seconda presentazione, a Palermo, presso gli spazi del Creziplus ai Cantieri Culturali alla Zisa nell’ambito dell’iniziativa “Cultura è impresa Designalnd 2022”, dedicata a design, cultura e arte nel mondo virtuale.

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