Ancora una tragedia nell’agrigentino, dopo l’esplosione del metanodotto costata la vita a 9 persone a Ravanusa, questa sera una bambina di due anni non è sopravvissuta all’incendio divampato nella casa in cui risiedeva con la famiglia.
La bimba di due anni è morta nell’incendio che si è sviluppato in un’abitazione di via San Giuseppe a Palma di Montechiaro, un paese a trenta chilometri da Agrigento. Sul posto stanno ancora operando squadre dei vigili del fuoco e i carabinieri che hanno subito avviato le indagini per accertare le cause del rogo.
Quando è divampato l’incendio, in un appartamento al secondo piano di uno stabile, la bimba stava dormendo lì, mentre la madre e la zia erano al primo piano dello stabile in cui vivevano 9 persone, ma al momento dell’incendio erano presenti solo in tre. La coppia ha cercato di raggiungere la bambina per metterla in salvo, ma le fiamme erano ormai alte e ogni tentativo è stato inutile. Così la madre ha immediatamente chiamaTo i soccorsi, che però non hanno potuto evitare la tragedia.
Per spegnere il rogo sono intervenute quattro squadre di Vigili del Fuoco del distaccamento di Canicattì e i carabinieri della stazione di Palma di Montechiaro insieme ai militari della Compagnia di Licata e la protezione civile.
Secondo una prima ricostruzione della tragedia nell’agrigentino, all’origine dell’innesco del rogo potrebbe esserci stato un corto circuito, mentre all’inizio di pensava ad un’esplosione di una bombola di gas.
La Procura di Agrigento, diretta da Luigi Patronaggio, ha subito aperto un’inchiesta. La Pm Cifalinò che sta coordinando le indagini, si è recata subito sul luogo della sciagura disponendo il sequestro dello stabile, dove il rogo è stato domato dalle squadre dei vigili del fuoco solo a tarda notte. Le fiamme si sono infatti propagate anche al tetto dell’edificio che sta bruciando. Le indagini sono condotte dalla Polizia di Stato che eseguendo i primi accertamenti richiesti dalla magistratura.
I funerali della piccola Ginevra Manganello, la bimba di 2 anni morta carbonizzata nell’incendio della sua abitazione a Palma di Montechiaro, si svolgeranno a spese del Comune. Lo ha annunciato il sindaco Stefano Castellino, che questa sera si è recato sul luogo della tragedia per stare vicino alla madre della bimba che ha altri cinque figli. La famiglia vive infatti in condizioni di estrema indigenza. Il sindaco ha aggiunto che il giorno della cerimonia funebre sarà proclamato il lutto cittadino. Inoltre è già stata trovata una sistemazione, tramite una cooperativa sociale, agli otto sfollati dello stesso nucleo familiare che vivevano nello stabile dove si è consumata la terribile tragedia.
Redazione – Palermo Post