Grazie all’azione dei due Canadair, che per due ore hanno lavorato senza sosta allo spegnimento del vasto incendio che ha distrutto una grande area di macchia mediterranea, il fuoco ha arrestato la sua forza distruttrice. In questa estate nera per gli incendi e per il colore che prevale sui monti che cingono Palermo, il ringraziamento va a tutti gli uomini e a tutte le donne che anche ieri hanno lavorato tutta la notte per evitare che il fuoco facesse ancora una volta devastasse verde ed abitazioni.
Sull’incendio è stata avviata un’indagine, appare sicura la natura dolosa dello stesso, già ieri notte nella zona si mormorava di fuochi d’artificio finiti per errore in quell’area. Nei prossimi giorni ci si augura di riuscire a individuare le responsabilità del rogo che ha mandato in fiamme una porzione di montagna, che era in uno stato di riforestazione, dopo l’incendio del 2016. Sette anni di lavoro che rischiano di essere vanificati da questo nuovo rogo. Quello che appare certo è che l’oggetto che ha innescato il fuoco sia partito da Via Bonanno, un fuoco d’artificio sparato per sbaglio o un razzo sparato intenzionalmente per appiccare il fuoco, su questo e sui responsabili si concentreranno le indagini.
Nel frattempo ancora una volta gli uomini della forestale e della riserva del Monte Pellegrino faranno la conta dei danni. Certo appare quanto meno curioso che dai primi minuti della riapertura di via Bonanno erano già presenti famiglie di palermitane pronte con griglie e carbonella ad accendere fuochi per l'”arrustuta” di ferragosto!