Il problema dello smaltimento rifiuti, negli anni, si é dimostrato difficile da risolvere. Soprattutto a Palermo.
Cumuli e contenitori pieni di immondizia, arrivano quasi al centro della carreggiata.
No, non é un fantasioso scenario di un film appena uscito, ma é la cruda realtà metropolitana.
Nel 2001, il problema dello smaltimento dei rifiuti, lo gestiva dalla società “Amia”. L’azienda, costretta al fallimento nel 2013 perché in sovraindebitamento, non riusciva a pagare gli stipendi. Così, spesso e volentieri, il servizio di raccolta s’inceppava: i lavoratori scioperavano, i rifiuti si accumulavano e l’aria di Palermo diventava sempre più irrespirabile. Dopo un po’, comune e regione sbloccavano la situazione per uscire dall’emergenza e tutto ripartiva…fino al nuovo inceppamento, poco dopo.
Tristemente nota, é la situazione della discarica di Bellolampo. Nonostante le tante segnalazioni, infatti, niente é stato fatto in termini di bonifica del territorio, a parte l’installazione di una telecamera, tra l’altro non funzionante.
Nel Luglio 2013, poi, venne costituita la Rap SpA, che nel 2014 sottoscrisse il primo Contratto di Servizio con il Comune di Palermo e, ancora oggi, dovrebbe garantire il corretto recupero e trattamento di tutti i rifiuti raccolti a Palermo.
Raccolta differenziata. Perché farla?
La maggior parte delle nostre azioni quotidiane produce rifiuti. Se non facciamo la raccolta differenziata, gli scarti buttati, nelle discariche o negli inceneritori, provocheranno: inquinamento del suolo, delle acque e dell’aria.
Raccogliendo i rifiuti urbani, in base alla loro tipologia, invece (carta, plastica, vetro, alluminio, rifiuti organici) e destinandoli poi al riciclaggio, con conseguente riutilizzo delle materie prime, possiamo aiutare il pianeta a risparmiare risorse e a migliorare l’ambiente in cui viviamo.
Raccolta differenziata. Il porta a porta
Come sappiamo, questo sistema dello smaltimento rifiuti si basa sulla raccolta differenziata di rifiuti domicilari da parte di operatori ecologici, secondo un calendario accuratamente prestabilito.
Il porta a porta risulta più costoso rispetto al vecchio metodo. Però é più vantaggioso in termini di decoro urbano, oltre che per la salubrità dell’aria respirata.
È da precisare, però, che questo sistema della raccolta differenziata, che non é obbligatorio in tutti i quartieri, funziona solo se cittadini, lavoratori e amministrazioni locali collaborano, con l’obiettivo di far funzionare il tutto nella maniera ottimale.
Smaltimento rifiuti: l’isola ecologica
È un’area recintata, video sorvegliata e attrezzata dove sono i cittadini stessi ad occuparsi dello smaltimento, in quanto loro stessi portano direttamente i rifiuti in aree apposite.
Il sistema della Raccolta differenziata, tramite l’utilizzo delle isole ecologiche, inciderebbe positivamente sulla riduzione dell’inquinamento, ma anche sulle casse comunali, in quanto abbatterebbe le spese per acquisto e manutenzione dei mezzi impiegati per il ritiro dei rifiuti.
Premesso ciò, quindi, é logico che usando questo sistema per fare la raccolta differenziata, ci sarebbe un’ulteriore risparmio, ad esempio, per quanto riguarda il personale, che non avrebbe a che fare con problemi di salute a livello muscolo – scheletrico, non soffrirebbe di malattie professionali e non sarebbe vittima di infortuni sul lavoro.
Il lavoratore, a quel punto, potrebbe essere reintegrato all’interno degli Uffici comunali, per rafforzare, migliorare e potenziare i vari servizi al cittadino.
Quindi, considerando la crisi economica dell’ultimo periodo, ma anche le continue e ingenti spese che riversano sui vari territori comunali, sembra che l’adozione delle isole ecologiche possa essere una valida soluzione per il risanamento dei nostri terrori comunali.
Silvia Evangelisti – PalermoPost