Crescono in maniera esponenziale i pazienti Covid in isolamento domiciliare, in tutta la provincia di Palermo e Cinisi non fa eccezione. Sono tanti i cittadini che stanno affrontando la malattia in casa, tra mille difficoltà legate allo stato di salute, alla disattenzione dell’asp e all’isolamento sociale. Così perfino il conferimento dei rifiuti diventa un enorme problema per chi vive questa condizione, abbandonato sostanzialmente a se stesso. Una nostra lettrice ci ha segnalato il suo stato di disagio, subito dopo averlo sottoposto alla protezione civile e all’ufficio del sindaco attraverso una mail.
“Gentili Istituzioni, la presente per segnalare che presso l’abitazione di Via xxxx a Cinisi vive una persona sola, affetta da Covid 19 sintomatica e abbandonata a sé stessa tra i rifiuti che nessuno si prende la responsabilità di rimuovere”. Comincia così la missiva della nostra lettrice. Se possiamo comprendere, che un solo medico curante non ha la possibilità di assistere bene centinaia di malati, ci viene davvero complicato capire perché le istituzioni regionali in quasi due anni di pandemia non abbiano minimamente pensato di investire del denaro sulla medicina territoriale, spendendo solo per le assai carenti strutture commissariali.
Invece, risulta davvero incomprensibile e scandaloso apprendere che il personale addetto allo smaltimento dei rifiuti non raccolga quello dei pazienti covid. Per dare un quadro completo ai nostri lettori riportiamo la normativa sullo smaltimento dei rifiuti per i Covid Positivi:
• Non differenziare più i rifiuti di casa tua. Tutti i rifiuti (plastica, vetro, carta, umido, metallo e indifferenziata) vanno gettati nello stesso contenitore utilizzato per la raccolta indifferenziata.
• Utilizza due o tre sacchetti possibilmente resistenti (uno dentro l’altro) all’interno del contenitore
utilizzato per la raccolta indifferenziata, se possibile a pedale.
• Anche i fazzoletti o i rotoli di carta, le mascherine, i guanti, e i teli monouso vanno gettati
nello stesso contenitore per la raccolta indifferenziata.
• Indossando guanti monouso, chiudi bene i sacchetti senza schiacciarli con le mani utilizzando dei lacci di chiusura o nastro adesivo. Una volta chiusi i sacchetti, i guanti usati vanno gettati nei nuovi sacchetti preparati per la raccolta indifferenziata (due o tre sacchetti possibilmente resistenti, uno dentro l’altro). Subito dopo lavati le mani. Smaltisci i sacchetti quotidianamente.
“Avendo eseguito quanto sopra riportato, tuttavia la mia spazzatura è rimasta dal 31/12/2021 ad oggi non raccolta”. Denuncia la lettrice “Fatto ancora più grave, è stato dover apprendere dai vicini di casa tramite telefonata che l’operatore ecologico si rifiutava di prendere i rifiuti perchè venuto a conoscenza per vie ‘ufficiose’ che la scrivente è affetta da covid”. Non solo l’operatore dell’Agesip non ha rispettato i protocolli diramati dall’assessorato alla salute della regione siciliana, ma l’operatore ecologico in questione ha violato la privacy della nostra lettrice, diffondendo notizie sul suo stato di salute a tutto il vicinato.
“Fortunatamente, essendo una persona con senso civico e con profondo rispetto delle regole sociali, avevo a suo tempo provveduto ad informare il vicinato sullo stato della mia salute”. – Conclude la lettrice – “Ho chiamato AGESIP per prenotare il ritiro dei rifiuti di mia iniziativa, ma è praticamente impossibile parlare con un essere umano. Mi sono rivolta ai contatti di altri paesi più civili sicuramente rispetto a Cinisi, e mi dicono che i referenti nel territorio in questi casi sono il Comune e la protezione civile che addirittura portano a domicilio i contenitori per i rifiuti speciali. Allora mi rivolgo alla Protezione Civile di Cinisi e alla Segreteria del Sindaco, sperando che le mie parole possano essere ascoltate e non smaltite come la spazzatura che dimora a casa mia”.
Ci auguriamo che comune e protezione civile intervengano per risolvere la gravissima condizione denunciata dalla nostra lettrice, sperando che sia il caso di un solo operatore ecologico e non la prassi degli operatori Agesip.
Redazione – Cinisi Post