La Sicilia, terra dei vespri e degli aranci, è anche la terra del vino. Essa rappresenta infatti la più importante regione vinicola del nostro paese e detiene il primato del vigneto più grande d’Italia, che si estende per ben 98mila ettari.
Secondo una recente indagine, si attesta all’87% la quota di siciliani che nell’ultimo anno ha consumato vino, un valore che supera di due punti quello registrato nel 2019. Un rapporto col vino che però dimostra d’essere sì privilegiato e cresciuto ma soprattutto responsabile e consapevole: due user su tre non superano in media i quattro bicchieri a settimana.
Questo è quanto stato affermato dall’ultima indagine: “Gli italiani e il vino, Report Sicilia”, che è stata presentata a Palermo -il 31 Marzo- alla conferenza stampa della cinquataquattresima edizione di Vinitaly. Riparte, finalmente, il salone internazionale dei vini e dei distillati che si terrà da domenica 10 aprile a mercoledì 13 aprile a Veronafiere.
Come ha affermato l’assessore Scilla: “Sarà un’occasione per riallacciare quei fili connettivi che il vino siciliano deve poter alimentare con il sistema del vino italiano di qualità nel suo complesso e con Vinitaly che, in questo scenario, è un player strategico. Si volta pagina e il segnale di un cambio di marcia arriva dalla presenza del vertice di Veronafiere nella nostra città e di aver scelto Palermo quale sede per annunciare, con la nostra collaborazione, l’ormai imminente manifestazione.”
L’offerta enologica proveniente dal territorio siciliano, con la sua antichissima tradizione, sarà la punta di diamante per gli operatori di Vinitaly, d’altronde, come afferma il direttore generale di Veronafiere Mantovani: “Saranno 185 le aziende siciliane presenti al cinquantaquattresimo Salone Internazionale dei vini e distillati in un padiglione dedicato a loro. Segno, questo, di una sinergia di lunga data, quella con la Regione Sicilia, che trova la propria sintesi promozionale in Vinitaly.”
Marialessandra Cimò – Palermo Post